BARZIO – Se l’intenzione dell’amministrazione di Barzio sul progetto di nuova strada per la funivia con tanto di maxi parcheggi era quella di tenere un basso profilo e non parlarne sino a cose fatte, la reazione della cittadinanza una volta rivelati i piani e pubblicata la documentazione è tutt’altro che silenziosa.
Da giorni infatti la nostra redazione sta ricevendo lettere, telefonate e messaggi di residenti e villeggianti che vogliono esprimere dubbi e preoccupazioni in merito agli interventi prospettati dalla giunta Arrigoni Battaia. Una cascata di critiche, che registriamo, di sospetti, che non appartengono alla nostra professione, di curiosità per ulteriori dettagli, a cui spetterebbe a qualcun altro rispondere, e di previsioni su ciò che potrà succedere.
Lasciando da parte l’amplissima ‘letteratura’ generata sulla pagina Facebook di Valsassinanews, iniziamo a dare spazio ad alcune delle mail più interessanti ricevute in queste ore.
Buongiorno,
Sono villeggiante annuale da alcuni anni e ho scoperto grazie alle vostre pagine la sciagura del nuovo parcheggio multipiano, vigliaccamente approvato ad agosto.
Vorrei condividere alcune considerazioni:
1) negli allegati della delibera pubblicata sul sito del comune mancano del tutto i rendering con simulazione dell’impatto paesaggistico e il nulla osta della soprintendenza. Credo sia interesse di tutti, giunta compresa, valutare l’impatto visivo che questa maledetta opera avrà sulla valle, con viste sia dal fondovalle sia dal versante della Grigna. Molte viste. Questa mancanza avrebbe dovuto inibire qualsiasi approvazione. Dove sono i rendering? Dove è nascosto il nulla osta della soprintendenza??? C’è oppure no?
2) L’urbanizzazione scriteriata di Barzio negli anni passati ha creato ecomostri multipiano oggi abbandonati ma ancora dominanti nella vista del paese e della valle, anche per chi arriva da Balisio. Non abbiamo imparato nulla? Siamo ancora qui a favorire gli interessi privati dei costruttori a scapito del bene comune? Qual è il senso della politica? Tutelare la collettività oppure aprire le porte ai pochi interessati calpestando il bene comune?
3) Ridicolo il tavolo di confronto con le Imprese Turistiche Barziesi di aprile: che confronto può esserci stato, visto che entrambe le parti hanno lo stesso interesse?
4) una volta che si sarà creato lo spazio per 800 automobili, saranno implementate le infrastrutture di risalita? Qualcuno dei costruttori o del comune ha mai provato a trovarsi sequestrato in quota in fila indiana per più di un’ora per scendere in paese dopo un pomeriggio sulle piste poco prima che la funivia chiuda pur essendo ancora pieno giorno? Cosa mette in campo ITB per evitare questi disagi? Se non si farà niente in questo senso, qualsiasi opera che violenti il territorio resterà inutilizzata per 50 settimane l’anno. È insensato.
Come si fa, di fronte a un paese esploso negli anni settanta e violentato da un’edilizia scriteriata, che cerca con molta fatica di darsi un aspetto gradevole e preservare l’equilibrio con l’ambiente naturale, pensare a un parcheggio multipiano e una nuova strada? Quale coscienza guida queste scelte? Perché sono state scartate tutte le innumerevoli alternative?
L’imperativo di tutti quanti oggi è ridurre l’impatto, non aumentarlo. Ma dove vivono questi politici? Non c’è un altro pianeta, quello che si fa ricade su tutti quanti. Gli amministratori pubblici hanno il doppio della responsabilità dei privati cittadini ma sembra che questa coscienza non sia condivisa.
Organizzarsi salverebbe tutto: imprese, commercio, decoro, equilibrio con l’ambiente, sicurezza idrogeologica. Organizzare parcheggi temporanei quando serve, navette efficienti, prolungamento di orari di servizio. Si può fare. Quando si vuole. E tutti ne trarrebbero beneficio. Quale eredità intende lasciare la giunta Arrigoni Battaia? Cemento, violenza, interesse privato, accaparramento, oppure responsabilità, miglioramento del territorio e servizio alla comunità?
Grazie per l’attenzione e grazie per l’utilissima opera di informazione.
C.M.
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Buongiorno
Vorrei esprimere il mio dissenso al progetto della nuova strada di Barzio.
In un momento storico in cui l’ambiente e il territorio sono al centro di cambiamenti climatici devastanti e’ impensabile un progetto che prevede di eliminare centinaia di alberi con devastazione dell’ambiente, con colate di cemento, asfalto, inquinamento sia acustico che atmosferico, con la creazione di un eco mostro per poi non risolvere il problema perché rimane comunque la necessità di avere le navette di collegamento fino alla funivia.
Le associazioni montane che si occupano della tutela e prevenzione del territorio sono al corrente di questo progetto? È stata fatta una valutazione dell’impatto ambientale e idrogeologico?
La provincia di Lecco, la regione Lombardia dopo gli allagamenti e smottamenti di queste zone con effetti devastanti sul territorio, sulla popolazione, sull’economica sono d’accordo ad indebolire, anziché mettere in sicurezza, queste aree utilizzando soldi pubblici per cementificare una area verde?
Perché non è stata creata una funivia a valle, fermando le macchine e riducendo al minimo l’impatto ambientale? Perché si sarebbe persi i soldi del posteggio e delle tasse delle nuove abitazioni?
Non si può sempre fare la conta dei danni e dei morti a posteriori e dopo aver creato le condizioni, ormai note a tutti, che queste iniziative creano.
Grazie per aver reso noto questa iniziativa che senza il vostro intervento sarebbe passata nel totale silenzio.
Cordiali saluti
Lettera firmata