BARZIO – Nuova “Autostrada dalla Fola”, parcheggio multipiano, unione di comprensori sciistici: insomma, saranno oltre 15 i milioni di euro che si vorrebbero investire a Barzio nei nuovi progetti che stanno tenendo banco in questi giorni. Un bel gruzzoletto, se si pensa che l’obiettivo annunciato sarebbe quello di aumentare l’appeal per gli sciatori sulle nevi dell’Altopiano, senza contare che anche se ciò avvenisse, la ricettività delle piste rimarrebbe quella attuale.

C’è chi però storce il naso o quantomeno si pone delle domande: se il fine è veramente quello, perché puntare su disboscamento e cementificazione, quando si potrebbero valutare alternative (magari anche più economiche) per incrementare gli sciatori?

Ad esempio, sarebbe stato troppo semplice proporre delle offerte concrete per studenti e/o famiglie, come accade nei più ridenti impianti di Valtellina e Trentino Alto Adige? In Val di Fiemme i bambini sotto i 12 anni non pagano soggiorni, skipass e noleggio delle attrezzature. Proposta simile in Val di Fassa, dove è tutto gratis fino agli 8 anni e scontato al 50% dagli 8 ai 16.

Per restare più vicini, lampanti sono i modelli valtellinesi. A Livigno esistono promozioni che regalano lo skipass in caso di prenotazioni per più giorni nelle strutture ricettive. In alternativa, sconti del 50% ai nati dopo il 2005. Altra opzione interessante è quella promossa dall’Aprica, con skipass scontatissimi (15 euro) in alcuni week end della stagione. A questo si aggiungono le numerose offerte per gli studenti, come quella di Bormio che prevede un 15% di riduzione a chi frequenta le lezioni fino alle università.

Insomma, i casi sono due: o gli enti pubblici non hanno pensato a questi semplici accordi e offerte per incrementare lo sci della Valsassina, oppure il reale obiettivo di tutti i progetti recenti è un altro.

Questione di neve o di cemento, di seggiovie o di mattoni?
Ai posteri l’ardua sentenza.

VN