INTROBIO – “Regione Lombardia e comunità Montana della Valsassina compiono l’ennesimo scempio della natura in una valle ancora incontaminata, realizzano una strada agrosilvopastorale di dubbia necessità” è la denuncia di un nostro lettore, Roberto, documentata da una dettagliata galleria fotografica.
“La strada va da località La Pianca a Daggio, non chiara la localizzazione, se Alpe Daggio o sorgenti Daggio. Il tutto nel comune di Introbio. Alberi secolari abbattuti, rocce scavate, in parte cancellato l’antico sentiero 34 della Valbona che porta all’alpe di Foppabona. Le immagini parlano da sole. Indignazione pura”.
La realizzazione della strada – si legge negli atti depositati dagli enti -, annunciata nell’ottobre 2019, è complementare alla costruzione, in località Daggio, di un serbatoio di captazione delle acque da utilizzarsi in caso di incendio boschivo. Consentirà così ai mezzi autorizzati di raggiungere la vasca di raccolta.
I lavori sono finanziati da fondi regionali e da fondi proprio della Comunità montana per un valore di 300mila euro ed affidati nello scorso luglio alla Bianchi Costruzioni di Ballabio, in subappalto alla impresa edile Paroli Costruzioni di Primaluna. Progettista e direttore dei lavori è il geometra Martino Buccio di Bagolino (Bs). Il cantiere è stato aperto il 22 settembre, momento dal quale è in vigore l’ordinanza che vieta il transito pedonale e veicolare sul tratto di sentiero interessato dalle operazioni, e l’intero progetto vedrà pieno compimento entro dodici mesi.
RedInt