PROVINCIA, VALSASSINA E LAGO HANNO SCELTO HOFMANN. SINDACI COMPATTI NEL CENTRODESTRA MA ZERO CANDIDATI IN VALLE



BARZIO – L’accoglienza riservata lunedì sera ad Alessandra Hofmann lascia poco all’immaginazione: se infatti a votare per la presidenza della Provincia di Lecco fosse solo il nostro territorio l’esito sembrerebbe scontato e Villa Locatelli il 18 dicembre avrebbe per la prima volta una guida femminile. Ovviamente il voto, che è ponderato per fasce di popolazione, dovrà mettere nel conto i grossi centri e un avversario – Passoni di Olginate, sostenuto dal centrosinistra – oltre a una probabile terza lista ‘centrista’ – attorno a Rusconi di Valmadrera – che potrebbe porsi come ago della bilancia.

A dare il benvenuto in Valle alla prima cittadina di Monticello Brianza il presidente dell’assemblea comunitaria Ferruccio Adamoli e il presidente della giunta della C.M. Fabio Canepari. Il barziese ha sottolineato l’importanza di un riferimento politico in Provincia, come è stato col presidente uscente Claudio Usuelli, elencando i progetti nevralgici che hanno ricevuto “appoggio sulla parte burocratica e sulla progettazione, anche se non economicamente: la tangenziale di Primaluna, le miniere della Valvarrone, i patti territoriali, la ciclabile e il recupero sciistico dell’alta valle”.

Ora però i denari alle Province stanno arrivando e dunque amministrare l’ente si fa più interessante, e certamente impegnativo. Lo ha illustrato bene il sindaco di Casargo Antonio Pasquini. “Il presidente Usuelli e i sui consiglieri avevano l’obiettivo di innaffiare un germoglio che ora dovrà sbocciare in un albero rigoglioso. Cinque anni dopo la maionese impazzita che è stata la riforma Delrio, lo Stato torna finalmente a dare centralità alla Provincia, l’ente più normale e deputato a gestire le risorse. Siamo stati chiamati a portare sintesi dove prima il confronto avveniva lontano, con Varese, Bergamo, Sondrio. La Provincia non è solo viabilità; ha competenze sull’edilizia scolastica e sull’ambiente. Ora tornerà ad essere centrale e dovrà farlo non solo a livello politico ma soprattutto a livello amministrativo, e noi andiamo in provincia non per fare politica ma per fare buona amministrazione”. E sugli schieramenti rivela che “fino all’ultimo si è cercata una figura condivisa con il centrosinistra perché sarebbe stato utile procedere insieme altri quattro anni ma il Pd ha preferito una scelta partitica, è emersa allora Alessandra Hofmann che già era un punto di riferimento per i sindaci”.

L’incontro è entrato nel vivo quando ha preso la parola la candidata unitaria del centrodestra: “Ho papà tedesco – ed ecco risolta la curiosità sul cognome di Alessandra Hofmann – e mamma veneta, io sono brianzola di Monticello e dal 2019 ne sono sindaco. Lavoravo in proprio ma ho avuto la fortuna di poter mettere da parte la vita professionale per dedicarmi all’amministrazione. Intendo guidare la provincia sul solco tracciato dai due anni di presidenza Usuelli, una vera Casa dei Comuni dove ogni sindaco può confrontarsi con il presidente. Il presidente della provincia di Lecco deve rappresentare tutto il territorio, lavorando a favore di tutti senza preferire una parte all’altra. Sono abituata all’ascolto, a fare sintesi e unire le diverse esigenze. La Provincia deve ascoltare le necessità del territorio, progettare insieme al territorio e farsi tramite verso le istituzioni. La Valsassina è fatta di piccoli comuni dove il personale non può arrivare a fare tutto, la Provincia deve essere di supporto”.

E qualche nome per la lista di centrodestra è già ufficiale. Si ripresenta dopo due anni con la delega al turismo Irene Alfaroli di Bellano, in uscita dal direttivo della CM si è dato disponibile per la Provincia Davide Ielardi di Colico, torna in politica dopo un periodo di pausa Carlo Malugani, consigliere di minoranza a Vercurago ma con papà di Margno, ed è di peso la ricandidatura di Mattia Micheli di Abbadia, delegato alla Viabilità e indubbiamente nome forte nella squadra uscente.

Manca invece, e del tutto, un potenziale consigliere valsassinese – “sacrificato” sull’altare delle quote locali e dei nuovi assetti geopolitici nel fronte del centrodestra. Dopo anni, comunque vada la Valle non sarà rappresentata a Villa Locatelli. Ma negli ambienti vicina alla lista si garantisce che vi sarà grande attenzione verso i temi dei piccoli Comuni.

“Qualche risultato in questi anni lo abbiamo portato – ha rivendicato Micheli in assemblea -. Dopo l’amministrazione Polano abbiamo rimesso in piedi un ente che è diventato capace di ascoltare e aiutare i Comuni, risolvendo anche qualche problema. Tra lago e valle in questi due anni abbiamo impegnato risorse per 40 milioni di euro: una cifra importante ma necessaria per recuperare il gap infrastrutturale che questo territorio pagava nei confronti dell’area sud della Provincia”.

In provincia dal 2009, guarda ancora al futuro Stefano Simonetti, che da queste parti è stato assessore nella Ballabio della allora sindaca Consonni. “Lo dico chiaramente, la Valsassina corre un rischio bestiale. Attenzione ai due tratti di derivazione del Pioverna in centro valle perché se autorizzati il Pioverna ogni estate sarà in secca. Non ci giro intorno, resterà senza acqua e se eletto difenderò il torrente” ha promesso il leghista provocando qualche brusio in sala.

Decisamente pragmatico Sergio Galperti di Cortenova: “Vi siete presentati bene ma bisogna comunque prima vincere. Il Pioverna è importantissimo, oltre alle captazioni c’è del lavoro da fare agli argini, e primario è l’asse viabilistico ancora troppo vincolante per il turismo e soprattutto per le imprese a causa del quale soffrono la concorrenza. Sostengo Alessandra Hofmann, ora dobbiamo portare le nostre posizioni nei consigli comunali e convincere i consiglieri che non si riconoscono in un’area politica ad andare a votare”.

Tema quello dei civici ripreso anche da Matteo Manzoni di Crandola e consigliere provinciale uscente. “Siamo civici fino a un certo punto. La sala di questa sera è connotata e a mio avviso era il momento di proporre una candidatura del centrodestra. Non vogliamo essere assistiti ma nemmeno farci mettere degli ostacoli. In Provincia veniamo da due anni positivi e sicuramente con Alessandra l’ente continuerà ad essere a disposizione dei nostri Comuni”.

Qualità che anche Antonio Rusconi di Bellano riconosce nella candidata: “Ci siamo confrontati spesso in queste settimane e di lei posso dire che è pragmatica, pratica e pacata. La presidentessa giusta. Il nostro territorio è unito e così deve continuare”.

A spendersi per Alessandra Hofmann pure i referenti provinciali dei partiti: Fabio Mastroberardino per Fratelli d’Italia, Davide Bergna di una Forza Italia svuotata dai tanti amministratori valsassinesi vicini a Mauro Piazza e Umberto Locatelli (quest’ultimo presente ma senza che abbia preso la parola) a cui hanno preferito la Lega di Daniele Butti.

Si può dire, in conclusione, che in Comunità Montana c’erano proprio tutti. Ogni amministrazione sotto il cappello della sigla ‘Valsassina, Valvarrone Val d’Esino e Riviera’ era rappresentata – il record spetta a Cremeno, in sei – tanto che, più che citare i presenti, viene facile elencare gli assenti: parrebbe Varenna (ma sempre col dubbio che al cronista possa esser sfuggito qualche volto tra la folla) e Pasturo, dove era in corso alla stessa ora il consiglio comunale.

E pur tra qualche curioso dichiarato, la stragrande maggioranza ha esplicitamente garantito il sostegno a Hofmann. Particolare non scontato per una candidata brianzola doc.

Cesare Canepari

 

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