CREMENO – Momento di festa al Centro d’accoglienza per richiedenti asilo agli Artigianelli di Maggio con ospite d’eccezione il prefetto di Lecco Castrese De Rosa.
Nel salone è stata allestita una mostra per presentare gli ultimi lavori artistici, pannelli che vanno così ad aggiungersi alle opere realizzate negli anni scorsi. Un video ha poi raccolto i volti, le esperienze e i progetti più recenti e infine qualche esibizione canora ha rallegrato l’aperitivo.
Il Cas di Maggio ha aperto nel settembre 2014 con un primo gruppo di una ventina di ragazzi. Nei primi tempi con richiedenti asilo per la maggior parte di origine africana, oggi si contano 85 persone per lo più provenienti da Pakistan e Bangladesh. Anche all’interno della struttura il Covid ha destato apprensione e i vaccinati superano il 70% dei residenti, inoltre sono tutti periodicamente sottoposti a tampone dunque dotati di Green Pass.
Ad illustrare il senso del centro, più che le parole degli assistenti sociali, è la storia di Monsur: arrivato a Cremeno nel 2014 come richiedente asilo, oggi fa parte dello staff di un Cas a Milano ed è da poco diventato papà. “Tirate avanti e arriverete dove vorrete arrivare” le sue parole ai nuovi arrivati.
“Sappiamo che venite da storie complicate – è intervenuto il prefetto De Rosa – e noi abbiamo il dovere di farvi stare nelle condizioni migliori possibili, di integrarvi nella società e darvi una opportunità nel mondo del lavoro. Il territorio lecchese vuole aiutarvi ma il primo passo dovete farlo voi impegnandovi nell’imparare la lingua”. La presenza di De Rosa si è rivelata una attenzione decisamente apprezzata dagli ospiti del Cas, rassicurati anche sul loro futuro: “Abbiamo predisposto dei tavoli per seguire il vostro inserimento lavorativo, per creare percorsi e sostenere l’integrazione”.
C.C.