CASARGO – Consiglio comunale “arroventato” dalle polemiche che lo hanno preceduto quello di stasera a Casargo /(nonostante la durata di appena 15′). Recentemente la visita della Guardia di finanza al municipio del paese dell’Alta Valle (la seconda in qualche mese), con l’acquisizione di alcuni documenti relativi a un tecnico esterno al Comune ha scatenato la durissima polemica tra Giovanni Pasquini – capogruppo di minoranza “asfaltato” alle elezioni del 2019 – e dal quasi omonimo Antonio Pasquini, sindaco che quella tornata alle urne l’ha vinta di largo muso.
Sulle “rivelazioni” dello sconfitto a proposito dei controlli delle Fiamme gialle, il primo cittadino ha avuto molto da ridire, anche in occasione della seduta di oggi. Il Pasquini della Lega Lombarda (si chiama ancora così? ndr) per Casargo chiede se il sindaco è al corrente dell’indagine preliminare e quali documenti siano stati prelevati. “Anche se documenti riguardano l’ufficio tecnico e l’architetto – incalza il capo dell’opposizione -, non può trattarsi di qualcosa di scollegato con l’operato dell’amministrazione comunale. È nostro interesse dare massima trasparenza ai cittadini. Se il consigliere di minoranza Rusconi non avesse formulato a maggio una domanda sulla visita della Finanza ad aprile, in questa sede non se ne sarebbe mai parlato, e sarebbe finita nell’oblio se il sottoscritto non avesse sollevato l’argomento ora”.
Replica il sindaco: “Non capisco il plurale del suo gruppo, vedo solo lei da parecchi mesi. Si contraddice sul consigliere Rusconi, che in quel consiglio era stato informato ma lei era assente. Rusconi fece quella richiesta anche per evitare che la stampa ci “ricamasse”, lei poi l’architetto l’ha incontrato in merito a una acquisizione; il numero ce l’ha, lo chiami e chieda conto direttamente all’ufficio tecnico. Ad ogni modo nessuna ulteriore informazione è in possesso del sindaco, dunque non posso informare di nulla”.
“Lei – aggiunge il primo cittadino – parla di fatti, persone e circostanze che nulla hanno a che vedere con sindaco e maggioranza, non conosciamo nemmeno il periodo su cui si concentrerebbe l’indagine. Se invece lei ha altre conoscenze, vada nelle sedi opportune. La sua domanda è gratuita, incoerente e lesiva, e mal posta dal punto di vista giuridico. Dedichi più tempo alla lettura del codice, piuttosto che a mandare le interrogazioni alla stampa. Siamo in un consiglio comunale, non in contesti meno istituzionali dove lei è andato a raccontare che hanno preso il PC del sindaco. Inoltre, confermo la mia assoluta indisponibilità a chiedere un incontro alla Finanza, perché non sono coinvolto e non posso essere messo a conoscenza di notizie di reato”.
“Non getti fango sulla comunità – ha concluso Antonio Pasquini – nemmeno in merito alla confusione che vuol creare sull’impegno contro il dissesto idrogeologico che stiamo mettendo in atto. Annuncio che daremo riscontro ai diffamatori con fermezza e senza indugio, nel rispetto della comunità”.
La controreplica di Giovanni Pasquini? “Ha fatto affermazioni prive di fondamento. Non mi ritengo soddisfatto e approfondiremo la situazione. Come legale rappresentante dell’ente ha diritto e dovere di chiedere conto di quanto sta succedendo”.
Il tutto, a conclusione di un consiglio comunale abbastanza astruso se è vero che è stato convocato praticamente per trattare un solo punto vero all’ordine del giorno – che fra l’altro riguardava un argomento del quale non si può parlare essendo oggetto di un’inchiesta.
RedAlV/C.C.