CREMENO – Un nuovo logo per celebrare il 50° anniversario della Rassegna Organistica Valsassinese, e una programmazione ancor più internazionale coinvolgendo Comuni e Parrocchie fino ad ora meno interessati dal calendario della kermesse. Punta in alto, e se lo può permettere, il direttore artistico della Rassegna, Daniele Invernizzi (nella foto a destra insieme al maestro Ludger Lohmann), con le prime anticipazioni di quella che sarà una edizione storica per la manifestazione che tanto prestigio ha donato al territorio.
Numerosi i vanti della Rassegna: intanto la longevità, 50 anni sono un traguardo a dir poco invidiabile, soprattutto per una realtà che trae forza dal patrimonio organaro del territorio, raggiunti oggi sotto la guida di Invernizzi grazie anche all’impegno dei precedenti direttori e alla sempre generosa disponibilità dei parroci. A premiare la Rassegna inoltre una importante affluenza di appassionati, fidelizzati e che spesso giungono appositamente dalle province di Bergamo, Monza e Milano. Terza medaglia, ma non di minor importanza, la Rassegna è valsassinese non solo nel nome, infatti ha sempre presentato la Valle come una sola realtà, con un unico cartellone atto a promuovere il territorio nella sua interezza.
A certificare il successo anche i celebri professori e solisti che la Rassegna ha presentato al suo pubblico, e più recentemente la Masterclass resa ancor più prestigiosa dal prezioso organo Mascioni della Parrocchia di Barzio.
La scommessa per l’anno del 50° è coinvolgere ancora di più il territorio, portando i concerti anche nelle chiese senza organi, o con strumenti non all’altezza di una esecuzione, e farlo con la collaborazione di musicisti internazionali e di fama capaci di dare quel valore in più a una edizione già storica.
Sarà necessario uno sforzo in più, ma il primo passo è già stato fatto con l’ufficialità del maestro olandese Ben van Oosten per la Masterclass di agosto: tra i più importanti studiosi del sinfonismo francese, approfondirà nella settimana valsassinese il repertorio di César Franck nei 200 anni dalla nascita.
Cesare Canepari