CORTENOVA – Compie oggi 99 anni Alessandro Ambrosini, ultimo dei viventi tra i valsassinesi deportati nel lager durante la seconda guerra mondiale. Originario di Moltrasio ma trapiantato a Bindo di Cortenova, Ambrosini aveva ricevuto la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica due anni fa durante tradizionale cerimonia della giornata della Memoria.
A fare gli auguri ad Ambrosini anche Angelo Pavoni e Augusto Amanti, autori delle ricerche che hanno riportato alla luce la storia di tanti internati nei campi di concentramento.
Ambrosini, classe 1923, a soli otto anni seguì il padre nel mestiere del carbonaro. L’8 settembre del ’43 rifiutò di farsi arruolare e da Como tornò in Valle, venne però catturato nelle retate di quell’inverno e costretto a undici mesi di prigionia a Berlino. “Quando mi hanno portato via ho trascorso 15 giorni senza mangiare nulla. Ad avere vent’anni si tremava… A vent’anni la fame è fame…” raccontò in una intervista a Valsassinanews.
Ritrovò la libertà quando i russi, con armi e forconi, entrarono nella capitale tedesca, e fu a quel punto che per il valsassinese iniziò una nuova odissea. Il rientro a casa infatti non fu affatto facile e nemmeno veloce.
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