Siamo il Paese più anziano d’Europa e dove si campa più a lungo. Gli over 80 sono 4,4 milioni, di cui 2,2 sopra gli 84. In prospettiva tra 10 anni ci saranno quasi 800 mila ultra 80enni in più, che diventeranno quasi 8 milioni nel 2050. Siamo anche il Paese che fa meno figli. Vuol dire un esercito di solitudini che se non te ne prendi cura, degenerano. Eppure l’interesse pubblico è così basso che ad oggi non esiste nemmeno una mappa completa della situazione reale.
Rispetto al resto d’Europa abbiamo 18,6 posti letto ogni 1.000 anziani, contro media di 43,8. Dopo di noi Lettonia, Polonia, Grecia. In rapporto alla popolazione over 80 dovremmo avere oltre 600 mila posti letto.
Si porta la persona anziana nella casa di riposo quando non è proprio più possibile gestirla a casa con la badante. Da notare: 1,6 milioni di anziani prendono l’assegno di accompagnamento.
Il Censis ha aggiornato il dato: nel 2018 in Italia le persone non autosufficienti erano 3,51 milioni, in crescita del 25% in dieci anni, delle quali l’80,8% ha più di 65 anni. Non è autosufficiente il 20,8% degli anziani. (Fonte Corriere della Sera)
Da una quindicina di anni l’Europa e il Canada hanno seguito gli Usa nella privatizzazione delle case per anziani. I Governi hanno incoraggiato gli operatori privati attraverso i meccanismi di accreditamento. In Italia a fine 2017 nelle Rsa e Rsd (residenze per disabili) operavano 1.271 imprese, 702 delle quali private e profit e 569 non profit.
L’offerta dei privati profit però è in costante crescita e ha colmato in parte l’uscita del privato non profit, i cui operatori generalmente di dimensioni modeste. Secondo una ricerca di Pio De Gregorio di Ubi Banca, in Italia il settore delle residenze sociosanitarie assistenziali (Rsa) per anziani sta vivendo un vero boom trainato dalla domanda. Nel 2035 gli anziani non autosufficienti in Italia saranno circa 560mila e la domanda di posti letto nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) crescerà tra le 206mila e le 341mila unità che richiederanno un investimento complessivo tra i 14,4 e i 23,8 miliardi.
Le Rsa sono un investimento “assicurato”, anticiclico rispetto all’economia e assai redditizio: nelle strutture private al crescere delle dimensioni cresce la redditività. Ecco perché, anche se a oggi valgono solo un quinto dell’offerta complessiva, i gruppi privati stanno investendo grandi somme sia per creare nuove strutture che per acquistare concorrenti.
Quindi un appello agli imprenditori e alle banche che operano nella Valsassina, a Casargo (Narro) vi è l’ex pensionato da riprendere e ristrutturare, un caseggiato che guarda verso la valle, “meravigliosa vista”.
Forza fate fronte comune e parlate con l’amministrazione pubblica per intraprendere un percorso che sia utile sia a Voi sia ai cittadini che abitano nella valle.
I cittadini oramai lo aspettano da parecchi anni e come sempre ho pensato: la speranza è l’ultima a morire.
Mauro Galli
COSÌ NEL 2019
CASARGO E LA CASA DEL PENSIONATO A NARRO: UNA LETTERA “ELETTORALE”