La nascita di un figlio è uno di quegli eventi che, davvero, “cambiano la vita”. Tradizionalmente, viene considerato il ponte che conduce all’età adulta e che porta direttamente nel mondo delle responsabilità.
Nel pieno della loro felicità, i neo-genitori sono chiamati a prendere decisioni importanti e che, in un certo senso, influenzeranno la vita dei futuri nascituri. Il primo, grande passo rimane la scelta del nome ma è bene iniziare subito a pensare a come mettere al sicuro i figli. Magari prevedendo la sottoscrizione di una polizza assicurativa per la famiglia, fondamentale per tutelare la salute e il futuro dei più piccoli e beneficiare di una somma in denaro in caso di eventi imprevisti.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, infatti, le soluzioni assicurative permettono di guardare avanti senza timore, anche quando “la cicogna è in arrivo”!
I nomi più diffusi in Italia
Al di là delle proprie preferenze personali, conoscere quali sono i nomi maschili e i nomi femminili più diffusi in Italia potrebbe essere utile nella scelta. In questo senso, l’Istat – l’Istituto nazionale di statistica che si occupa di ricerca e dei censimenti generali della popolazione – ha messo a disposizione sul proprio portale web la graduatoria dei nomi più diffusi ogni anno e un grafico interattivo che permette di conoscere la serie storica del numero di nati iscritti in anagrafe con un determinato nome, a partire dal 1999.
Tenendo in considerazione il 2020, ecco di seguito la top 15 dei nomi maschili e femminili più utilizzati nel nostro Paese:
- Nomi maschili
- Leonardo
- Francesco
- Alessandro
- Lorenzo
- Mattia
- Tommaso
- Gabriele
- Andrea
- Riccardo
- Edoardo
- Matteo
- Diego
- Nicolò
- Giuseppe
- Antonio
- Nomi femminili
- Sofia
- Giulia
- Aurora
- Ginevra
- Alice
- Beatrice
- Emma
- Giorgia
- Vittoria
- Matilde
- Ludovica
- Anna
- Nicole
- Chiara
- Bianca
Rispetto ad un decennio prima, si registrano leggere variazioni per la classifica maschile mentre è piuttosto diversa quella delle bambine. In particolare, è stata stravolta la top 10 rispetto al 2010 quando comparivano nella lista nomi come Martina, Giorgia e Alessia, poi passati in disuso.
È allarme nascite in Italia
Negli scorsi mesi, l’Istat ha lanciato un allarme importante per quanto riguarda il dato delle nascite in Italia. I dati provvisori di gennaio-settembre, infatti, delineano i contorni di una situazione piuttosto preoccupante: in 9 mesi le nascite sono diminuite di 12.500 unità rispetto al periodo precedente, con il picco più basso fatto registrare nel Sud (-15.3%).
L’inversione segue l’andamento negativo già analizzato nel 2020 quando i nati sono stati “sono 404.892 (-15mila sul 2019). Il calo (-2,5% nei primi 10 mesi dell’anno) si è accentuato a novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese del 2019) e dicembre (-10,7%), mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all’inizio dell’ondata epidemica”.
Proprio la pandemia da Coronavirus in corso, con le sue restrizioni e limitazioni, ha contribuito ad aumentare il gap con il periodo precedente e a scoraggiare le giovani coppie dall’avere figli. In questo senso, il Governo si sta attivando per mettere a disposizione dei cittadini agevolazioni e bonus che favoriscano le famiglie e puntino a cancellare il record di denatalità registrato in Italia nel 2021.