TACENO – “Questa giornata non deve essere fine a se stessa, bisogna portare avanti i sentimenti di pace per evitare che accadano le cose che stanno succedendo proprio in questo momento. Apprezzo molto di aver letto all’ingresso che questa è una” casa comunale”, che dà senso di accoglienza e amore nel territorio”. Così il Prefetto Castrese De Rosa a Taceno, alla consegna della medaglia d’onore alla memoria di Antonio Aldé, nato a Blevio il 30 marzo 1924.
Il sindaco Alberto Nogara ha salutato e ringraziato “il Prefetto e chi con lui collabora per aiutare in questo progetto, così come Beppe Amanti, i figli di Antonio Aldé [Felice, Augusta e Giuseppe – tutti presenti alla cerimonia, ndr] e i membri del consiglio comunale. Oggi siamo qui per celebrare la giornata della memoria e conferire la medaglia d’onore al nostro concittadino Antonio Aldé, una delle persone che ha pagato con la propria vita un pezzo di storia, il pezzo peggiore della storia contemporanea che ha visto il dominio del nazismo. Il giorno della memoria non deve essere confinato a ciò che è stato, ma deve darci le basi per costruire qualcosa per il futuro. In questo senso le notizie di questa mattina dell’attacco all’Ucraina sono molto dolorose”.
A seguire, Augusto Giuseppe Amanti ha ringraziato “per aver preparato così bene questa cerimonia, con tanto di addobbi nel paese. Antonio Aldé e Francesco Selva, medagliato a Primaluna, sono due esempi di valsassinesi che erano sfuggiti ad una prima analisi dei deportati valsassinesi. Grazie alla presenza del Prefetto nel territorio e all’impegno delle famiglie, siamo venuti a conoscenza anche di nuovi nomi. Antonio Aldé era nato a Blevio, per quello era sfuggito alla mia ricerca iniziale. È stato nel terribile campo di Muhlberg, un campo davvero durissimo. Voglio ringraziare anche Antonio Gianola e Angelo Pavoni , che mi hanno aiutato nel lavoro di riscoperta della storia”.
G. G.
IN MATTINATA GLI ALTRI RICONOSCIMENTI IN CENTRO VALLE: