Da alcuni anni ha preso casa in alta Valsassina e seguendo i puntuali servizi di Valsassinanews ha appreso che i platani dirimpetto al Bar Menapolenta a Cortabbio che vedo passando nei fine settimana sono in pericolo a causa della nuova strada provinciale da costruire per le Olimpiadi 2026.
Sono poco avvezzo agli Organi di stampa ma la vicenda e la narrazione del cuore mi hanno colpito. Da quel che dicono tutto d’un botto i proprietari si sa qualcosa in più sulle intenzioni della Provincia e si intuisce abbastanza chiaramente che potrebbero essere intercorsi abboccamenti con i progettisti e essere nell’aria una sorta di preaccordo al fine di permutare la loro “terrazza” di fronte al bar con una parte dell’attuale sedime provinciale che gli consentirà di riqualificare lo spazio limitrofo all’esercizio di cui sono titolari evitando di spendere le migliaia di euro di cui si lagnano per le periodiche manutenzioni cautelandosi dai rischi per la caduta di rami sulla pubblica via. Di fronte alla sicurezza ci inchiniamo.
Dicono di non avere la minima intenzione di opporsi a quel provvidenziale progetto viabilistico che gli è capitato sottomano al momento giusto. Se altri vorranno tagliarglieli a costo zero lasceranno fare e saranno felici di migliorare la situazione commerciale di Menapolenta e del paese. Il cantiere prevede un’area verde proprio lì di fronte tra l’osteria e la futura rotonda che abbellirà la zona e anche questo per loro dovrebbe essere gratis et amore dei. Una vera manna dal cielo. Pure essendo una famiglia che dice di non volere abbattere gli alberi cui sono storicamente affezionati i proprietari hanno progetti con finalità di natura del tutto diverse dagli amanti della natura e da chi tiene esclusivamente alla conservazione in vita dei bellissimi alberi.
Nulla da eccepire sulla legittima tutela dei personali interessi ma proprio per questo si poteva evitare di scomodare il battito del cuore visto che a decidere non è il sentimento ma la ghiotta occasione da non mancare come candidamente ammesso dal proprietario intervistato.”Excusatio non petita accusatio manifesta”.
Così va il mondo. L’impressione è che grazie a tali evidenti e futuri benefici si preferisca investire sui poveri platani, uno forse un po’ cagionevole, piuttosto che difenderli dalla mannaia. Se le cose andranno come qui prospettato i platani saranno tagliati. Se proprio si deve si proceda con una mano sul cuore e due sul portafoglio. Quando i gioielli di famiglia saranno a terra smembrati, tagliati a pezzi e pronti per il caminetto qualcuno forse si sentirà un po’ in colpa ma avrà fatto l’affare e sarà troppo tardi.
Un villeggiante
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