BARZIO – È con una assemblea pubblica che Wwf e Legambiente vogliono porre l’attenzione sulle sorti del territorio barziese. Le associazioni ambientaliste, allarmate dalle operazioni politiche in atto sia a valle sia a monte dell’abitato, hanno organizzato un incontro aperto a tutti i cittadini in cui approfondire e confrontarsi sui progetti della cosiddetta “autostrada” e sulle ambizioni che incombono ai Piani di Bobbio. Tematiche affrontate già nelle scorse ore facendo pervenire una diffida al Comune di Barzio evidenziando diverse criticità nei progetti e chiedendo di ritornare nell’ambito della legalità.
Se la scorsa estate a scatenare non poco clamore fu il progetto di una nuova strada di collegamento con la partenza della funivia per i Piani di Bobbio, ora a rischio vi è la conservazione e la tutela degli stessi Piani in quota, interessati da una vasta e poco chiara operazione di sgravio degli usi civici.
Approfittando della necessità della società che gestisce il comprensorio sciistico di creare un parco ludico estivo e installare una nuova seggiovia, sembra infatti prospettarsi la volontà di affrancare definitivamente i terreni dal patrimonio comune.
Ad allarmare gli ambientalisti il fatto che, a fronte della richiesta di svincolo di una superficie complessiva di circa 500 metri quadri (ovvero l’area interessata dalle nuove infrastrutture), l’amministrazione starebbe procedendo su un’area di un milione e mezzo di metri quadrati. In questo modo la gran parte dei Piani di Bobbio verrebbe sottratta alla tutela ambientale e alla disponibilità della comunità di Barzio; per definizione inalienabili, i Piani di Bobbio diventerebbero vendibili, per un valore calcolato di poco inferiore ai 200mila euro.
L’appuntamento è per venerdì 8 aprile, alle 20.30 nella sala civica di Palazzo Manzoni.
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