BARZIO – Puntuale come il cambio di stagione, ecco che il gruppone di amministratori che seguono Mauro Piazza stile trenino-samba di capodanno indossano una nuova casacca.
E così come il suddetto Piazza ha compiuto mesi fa l’ennesimo giro di valzer passando da Forza Italia alla Lega ecco che gli ex forzisti della Valle e dintorni a loro volta diventano leghisti.
In qualche caso, con giravolte davvero al limite delle vertigini.
In assemblea della C.M., il neo assessore Davide Combi (significativamente delegato di Moggio, residenza del “colonnello” Locatelli) ha comunicato i numeri del gruppo della Lega: 16 i Comuni rappresentati tra Valsassina e sponda Est del Lario, meno degli oltre venti delle casacche berlusconiane di un dì.
Drappello sfilacciato ma pur sempre maggioritario in sede assembleare, che annovera pure il presidente dell’ente, Fabio Canepari da Barzio.
La notizia vera invece è che a breve nascerà un altro raggruppamento, a destra, con ben sei voti assembleari: la nascente ala di Fratelli d’Italia raccoglie infatti Dervio, Dorio, Perledo, Casargo, Crandola, Perledo e Morterone.
Poi a quanto risulta alla nostra redazione Politica, resterebbero ancora due paesi “fedeli” a Forza Italia (Premana e Varenna), e a completare il quadro del parlamentino della Comunità Montana VVVR l’unico indipendente sarebbe Mauro Artusi, primo cittadino di Primaluna.
Non è un ribaltone, anzi a dire il vero la sommatoria dei voti dell’area di centro destra sarebbe pure plebiscitaria. Ma appare significativa la presenza di tre diversi gruppi a fronte del listone unico di “prima del cambio di casacca”. Come lo è, emblematica, la pressoché totale evaporazione di quei residui di presenza di centro sinistra dei tempi in cui il vice presidente era un esponente di rilievo del PD come Guido Agostoni.
Assetti diversi, dunque: difficili sorprese significative o imboscate in sede di voto, dunque presidenza Canepari e relativa giunta ben salde.
O no?
VN