Lo scoppio della guerra in Ucraina ha reso ancora più complicato uno scenario già fortemente condizionato dalla presenza del coronavirus e dall’inflazione che continua a salire frantumando ogni record. Gli effetti di questi eventi ricadono anche sui mercati finanziari: la grande incertezza porta ad un’anomala volatilità, portando investitori e trader a rivedere le loro scelte e le loro strategie di investimento.
Solitamente in situazioni di questo tipo le attenzioni si spostano verso i cosiddetti asset rifugio, ma la quotazione dell’oro stenta ancora a decollare. Il Bitcoin continua a recuperare terreno e riprende il dibattito sulla sua capacità di mettere al sicuro i capitali. Bisogna poi tenere sotto controllo la situazione del petrolio: cerchiamo di capire cosa accadrà sui mercati nel prossimo futuro secondo gli analisti.
Come muoversi sui mercati finanziari in un clima di grande incertezza
Il contesto attuale non è affatto il più semplice per chi decide di operare sui mercati finanziari. L’incertezza sulla futura evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina che sta coinvolgendo il mondo intero e sugli interventi delle banche centrali per riportare l’inflazione su livelli più normali rende molto complicato fare delle previsioni a medio e lungo termine. Ma è anche vero che nei periodi più duri sui mercati si possono presentare delle interessanti opportunità.
L’alta volatilità di questo periodo offre ai trader la possibilità di speculare sulle continue oscillazioni dei prezzi. Ovviamente per poter cogliere queste opportunità è necessario essere adeguatamente preparati ed informati. A questo proposito si consiglia di visitare portali specializzati come, ad esempio, TradingOnline.com che offre ai suoi utenti contenuti recensioni, guide ed approfondimenti su strategie, segnali, indicatori e piattaforme di negoziazione.
Occhi puntati sui beni rifugio: la quotazione dell’oro
I beni rifugio sono una certezza quando si verificano eventi che possono mettere in pericolo il valore dei capitali. Per questo motivo ci si aspettava che in queste ultime settimane la quotazione dell’oro, il bene rifugio per eccellenza, potesse salire. La realtà ha smentito i pronostici: dopo un’impennata dovuta ai timori sugli effetti che la guerra avrebbe potuto causare sull’economia, negli ultimi giorni, il prezzo del metallo prezioso è in calo.
La quotazione attuale è determinata sicuramente dall’atteggiamento aggressivo della Fed, che ha già ritoccato i tassi di interesse e ha programmato altri interventi nei prossimi mesi per frenare l’inflazione. Inoltre, nonostante sembra che non ci siano dei passi in avanti concreti, c’è fiducia sui negoziati mirati alla pace tra Russia e Ucraina. Chiaramente tutti speriamo che questi colloqui portino alla fine della guerra nel più breve tempo possibile, ma se le cose andranno per le lunghe, il prezzo dell’oro inevitabilmente tornerà a salire.
Petrolio e Bitcoin: le previsioni degli analisti
La crisi degli energetici era evidente già da qualche mese, con effetti che si sono visti prima sulle bollette e poi sui prezzi dei carburanti. Dal primo dicembre 2021 fino all’inizio di aprile 2022 la quotazione del greggio è aumentata del 33%; nonostante qualche oscillazione al ribasso nei giorni scorsi, il Brent oggi è tornato in quota 105 dollari al barile. La situazione attuale sta spingendo gli Stati a trovare nuovi accordi, ma non sarà facile trovare un nuovo equilibrio.
I mercati finanziari sono in continuo movimento: quello criptovalutario in questo momento sta sorprendendo un po’ tutti. Il Bitcoin sembra aver ritrovato la forza smarrita nei mesi scorsi, quando sembrava troppo legato all’andamento dei listini azionari per poter essere qualificato come bene rifugio. La moneta digitale più famosa rimane stabilmente sopra i 45.000 dollari: ora bisogna capire quali saranno gli effetti delle idee di regolamentazione che si stanno facendo sempre più forti, soprattutto nell’Unione Europea.