BARZIO – Migliaia di euro volatilizzati, fornitori mai saldati e altre incongruenze nella gestione del denaro de “Le Contrade di Barzio”. L’espulsione del presidente, tre giorni fa, era solo la punta dell’iceberg.
Nelle vicende che stanno interessando l’associazione barziese il capitolo “tesoreria” non è da sottovalutare perché, nonostante in tempo di pandemia le attività si siano drasticamente ridotte, negli ultimi due anni le Contrade hanno ricevuto solo dal Comune di Barzio contributi per 7.800 euro, oltre all’ordinaria liquidità legata ai tesseramenti.
Eppure, invece di solide basi economiche su cui impostare il futuro, in vista della stagione estiva il gruppo di volontari che da quindici anni anima il paese si è ritrovato con la cassa vuota. Le prime indiscrezioni, verificate dalla nostra redazione, confermerebbero la peggiore delle ipotesi ovvero che sia stato fatto un uso scorretto dei soldi dell’associazione.
La destituzione dell’ormai ex presidente Achille Rossi, il quale avrebbe interrotto i contatti con il Consiglio Direttivo (ora composto da Giovanni Ganassa nuovo numero uno, Marika Bergamini vice, Samuele Viganò segretario, Luciano Canepari tesoriere, Adolfo Arrigoni ed Enrico Scandella consiglieri), avrebbe in qualche modo a che fare anche con questo aspetto. L’omesso controllo, innanzitutto, ma resta da chiarire anche a quanto ammonta la sparizione.
RedBar
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