PREMANA – Come da tradizione, in mattinata la processione del Corpus Domini a Premana, dal profondo significato religioso.
Dopo la messa solenne celebrata nella chiesa parrocchiale di San Dionigi da don Marco Tenderini nel 40° anniversario di consacrazione sacerdotale e da don Angelo Bellati nel 25° di Sacerdozio, la Comunità premanese ha ricordato anche i 100 anni di Fondazione dell’Azione Cattolica Parrocchiale con la presenza del presidente diocesano Gianni Borsa. Il sacro corteo si è snodato lungo le strette vie della parte vecchia del paese con l’intero percorso addobbato con drappi colorati di azzurro, bianco e rosso che vengono appesi alle pareti delle case in modo da ricoprirle totalmente – creando una “grotta” che trasmette l’intensità del credo degli abitanti del paese e della loro fede. In alcuni punti vengono allestiti dei piccoli altari.
Dietro al crocefisso hanno partecipato gli stendardi di Sant’Ilario e del Santo Rosario, i Cavalieri del Santo Sepolcro con i bambini e ragazzi che hanno ricevuto la prima comunione e la cresima, mentre il celebrante don Tenderini ha portato l’eucarestia nell’ostensorio sotto il baldacchino con gli altri sacerdoti concelebranti e i e chierichetti. A seguire la banda, la cantoria e i ceroferari, con il gonfalone del Comune e le autorità civili. Le donne, non solo le più anziane, hanno indossato l’abito tradizionale, ol cotonn, con un fazzoletto bianco che copre loro la testa, lo strasciool.
La cerimonia si è conclusa con la Benedizione Eucaristica sul sagrato della chiesa davanti a tanti premanesi e fedeli venuti per l’occasione dalla Valle e dal lecchese.