MILANO – Tre operai di un’impresa di Primaluna sono stati assolti dalla Corte d’Appello di Milano dopo che in primo grado a Lecco erano stati condannati a una pena di un anno con l’accusa di false dichiarazioni relative alla loro posizione lavorativa.
I giudici della Sezione V d’Appello hanno assolto con formula piena i tre (due uomini di 67 e 45 anni e una donna di 59). La vicenda verteva su una presunta situazione di prestazioni “in nero”, emersa nel 2015 dopo un intervento dell’Ispettorato del Lavoro nel negozio in Valsassina.
Nel primo passaggio giudiziario, i tre imputati avevano ritrattato avanti il Giudice del lavoro le affermazioni rese nel corso dell’ispezione, dichiarando di operare del tutto regolarmente. Non avendo convinto il magistrato, quest’ultimo aveva trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica e dopo una successiva inchiesta il giudice Enrico Manzi li aveva condannati a un anno di carcere a testa.
I loro legali hanno quindi fatto ricorso, e a Milano la Corte d’Appello li ha mandati assolti.
RedGiu