DALLA RSA DI BARZIO: “UN LUOGO SICURO DOVE FARE LA DIFFERENZA”



Guerra in Ucraina, valanga sulla Marmolada, Coronavirus, incendi a Roma, siccità, stato di emergenza, tromba d’aria nel Piacentino, sparatoria a Chicago, inondazioni in Australia, vaiolo delle scimmie: apro la rassegna stampa e mi sembra di essere in un film, di quelli dove tutto succede improvvisamente e lo spettatore pensa “non potrebbe mai succedere, troppo poco veritiero”.

Ovunque si guardi, qualunque cosa si legga, i pensieri che ci accomunano sono gli stessi: quando finirà? Quando avremo un po’ di pace?

In Rsa cerchiamo di filtrare un po’ le notizie per evitare di appesantire o preoccupare eccessivamente gli Ospiti: guardano  la televisione, ma tendiamo a proporre programmi non orientati alla spettacolarizzazione di eventi drammatici, perché quello che per noi è solo “pesante”, per loro diventerebbe pensiero incessante, e non farebbe bene.

La vita a Casa Sant’Antonio è fatta di cose semplici e quotidiane volte a far stare bene i nostri Ospiti: è nelle piccole cose che diamo loro la stabilità, la serenità e la sicurezza di cui hanno bisogno. Forse non è abbastanza, forse non sempre ci riusciamo, ma se penso ai singoli abitanti della Casa, mi vengono in mente queste come parole fondamentali.

Fa piacere quando si percepisce che le tre parole (stabilità, serenità, sicurezza) hanno Senso anche per i parenti e gli amici della Casa: a volte chiamano per un confronto  (“dovrò dare questa brutta notizia?”, “vorrei portarla al matrimonio, cosa ne pensa?”,  “la porterei a pranzo per il compleanno, ma sto cercando un posto all’aperto”..) ed è bello poter ragionare insieme sulla scelta che in quel momento sembra la migliore possibile per l’Ospite. Si, per l’Ospite, perché i familiari, i figli, gli amici, devono fare un grande sforzo (e ragionare con altruismo) per capire quale sia il Bene di chi vive in Rsa. Sono grata per questi singoli passi che facciamo insieme.

Non ci sono (solo) regole prestabilite (da ATS, regione, Ministero della salute): questi due anni e mezzo ci hanno insegnato che possiamo imparare, cambiare, aprire sempre la nostra mente (e il nostro cuore) a nuove strade e possibilità.

Dobbiamo essere flessibili, pronti alla costruzione e alla ricostruzione, con la voglia di regalare Senso e serenità ai nostri Ospiti, sempre.

Nel mondo succedono cose che non avremmo neanche potuto immaginare, ma vogliamo pensare alla nostra RSA come un luogo sicuro e protetto, dove (insieme a Voi) possiamo fare la differenza.

Veronica Bonicalzi

Direttore di struttura
Rsa Casa Sant’Antonio
Barzio

 

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