PIANI DI ARTAVAGGIO – Per la 50esima edizione la Rassegna Organistica Valsassinese ha voluto stringersi ancora più vicino alle sue montagne portando un organo a canne in funivia e poi fino al santuario dei Piani di Artavaggio.
“Trasportare uno strumento così delicato non era una cosa facile – racconta il direttore artistico Daniele Invernizzi – e tutta l’impresa ci ha messo non poca preoccupazione. La perfetta riuscita, senza alcun imprevisto, è il risultato della collaborazione tra tanti fattori. Innanzitutto Itb che ci ha sostenuto dall’inizio, poi dei rifugisti Casari e Baita della Luna per il trasporto sullo sterrato. È una soddisfazione vedere questo entusiasmo per realizzare qualcosa di bello e culturale per il territorio”.
Il concerto, domenica pomeriggio, è stato altrettanto particolare, affiancando una vera e propria istituzione del canto corale popolare – il Coro Valsassina – con la musica organistica eseguita da Riccardo Quadri. Il programma ha visto l’alternarsi di brani a cappella e di composizioni solistiche, fino ai momenti conclusivi dove coro e organo si sono esibiti insieme. Suggestiva l’atmosfera montana, cornice bucolica rafforzata dallo scampanare delle mucche al pascolo tutto attorno alla chiesetta.
Al concerto erano presenti Silvio Zambetti, il costruttore dell’organo positivo che la “Rassegna” si è regalata per il mezzo secolo di attività, e il sindaco di Moggio Andrea Corti che ha preso la parola per i saluti istituzionali.