Egregio Direttore,
proprio nella pausa ferragostana abbiamo avuto la possibilità di fare le prove generali di quanto potrebbe accadere e non solo per mezza giornata se la strada statale 36 verso la Valtellina e i campi di gara si dovesse nuovamente interrompere a causa di eventi naturali o gravi incidenti automobilistici.
È stata infatti sufficiente una scarica di sassi di modesta entità a gettare nel caos più completo la viabilità di Lecco città capoluogo ma anche del territorio compresa la Valsassina che, lungi dal rappresentare un’alternativa valida per raggiungere Bormio, si è ritrovata lei stessa invasa da migliaia di veicoli che a passo d’uomo hanno intasato la strada provinciale già frequentatissima da turisti e visitatori diretti alle varie località della Valle ma anche alla 57° Sagra delle Sagre.
Se poi, per non farci mancare proprio niente, in prospettiva, si aggiungono le evidenti e facilmente prevedibili difficoltà viabilistiche rappresentate dalle due rotonde che saranno realizzate sulla nuova Tangenziale a Cortabbio che, ovviamente, rallenteranno ulteriormente il flusso dei veicoli al raccordo con l’esistente viabilità provinciale, manca solo di non dimenticarsi dell’ultimo Tappo costituito dalla vetusta ed eternamente incompiuta Taceno-Bellano e il quadro del disastro annunciato è davvero completo.
Si sappia che anche per la Taceno-Bellano esistono, da anni, proposte progettuali in attesa di finanziamento che invece giacciono in qualche polveroso cassetto.
Non mi dilungo perché credo che, anche ieri, siano abbondantemente fischiate le orecchie a quei “politici” che recentemente hanno gonfiato il petto vantandosi per i finanziamenti a pioggia ricevuti da chi, invece e alla buon’ora, dovrebbe concentrarli per risolvere una volta per tutte le criticità viabilistiche della città di Lecco e della Valsassina verso l’ancora poco valorizzato Parco della Grigna settentrionale ma senza trascurare la nostra splendida ed “Olimpionica” Riviera.
Lorsignori attendano pure il taglio del nastro pregustando applausi che non ci saranno e sappiano fin d’ora che le cose fatte male e incomplete creano solo i ben conosciuti ingorghi e disservizi per gli utenti della Strada, oltre che disaffezione e rabbia fra i cittadini e gli elettori, anche dei nostri territori di montagna.
Residenti e turisti affezionati chiedono, infatti, solo di potersi muovere in tempo reale al fine di consentire l’auspicato sviluppo delle evidenti potenzialità turistiche della Valsassina, godendo delle sue bellezze paesaggistiche, nel rispetto del suo Ambiente naturale. Questo, qualcuno, non se lo dimentichi MAI!
In attesa di tempi migliori, Buon Ferragosto a tutti.
Claudio Baruffaldi
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