CREMENO – Ammesso ma non concesso. Da Roma arriva una doccia fredda sulle speranze di riqualificazione del complesso all’Area Corti di Maggio: il Comune di Cremeno, che per 70mila euro lo scorso inverno aveva acquistato lo stabile superando una empasse trentennale, è entrato nella graduatoria ministeriale ma in una posizione troppo bassa per vedersi concedere il finanziamento di circa un milione di euro.
“Come spesso accade – spiega il sindaco Pier Luigi Invernizzi – i Comuni virtuosi sono stati penalizzati a vantaggio di amministrazioni con i bilanci in difficoltà. Ancora una volta il Governo ha deciso di non premiare chi come Cremeno opera per l’interesse pubblico, tiene i conti in ordine e riesce anche a mettere da parte del denaro. E oltre al danno – prosegue il primo cittadino – subiremo pure la beffa perché continueremo a non disporre di 1.350mila euro dal gettito Imu destinati al Fondo di Solidarietà Comunale”.
Se sono poche le possibilità che il bando possa ottenere nuovi contributi, è ancora minore la speranza che Cremeno possa risalire la graduatoria per abbandono o esclusione di Comuni che lo precedono. Resta tuttavia ferma la volontà di riqualificare lo stabile e l’area annessa, l’amministrazione si muoverà dunque alla ricerca di altri bandi.
RedCre
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