CASARGO – Pubblicati il 13 settembre dall’Agenzia per la Coesione Territoriale gli esiti del bando per il finanziamento di dottorati comunali, vale a dire assegni di studio e di ricerca in ambito universitario finalizzati a sviluppare strategie ed azioni contro lo spopolamento e per il potenziamento di servizi e opportunità nei Comuni appartenenti alle aree interne.
Tra le 46 borse finanziate è presente anche quella del Comune di Casargo, redatta in collaborazione Anci Lombardia e il Politecnico di Milano, che coinvolge anche altri Comuni del territorio, Bellano, Colico e Premana (Area Interna Alto Lago di Como e Valli del Lario). La proposta si è aggiudicata un assegno di ricerca per 75.000 euro che consentirà di attivare una partnership pluriennale con il Politecnico di Milano. Si tratta dell’unica borsa finanziata in Regione Lombardia.
La proposta progettuale riguarderà le aree disciplinari e tematiche coerenti con la “Strategia Nazionale delle aree interne”, e punterà a garantire l’offerta e la piena accessibilità degli abitanti ai servizi essenziali, promuovere la ricchezza del territorio e delle comunità locali, valorizzare le risorse naturali e culturali, attraverso la creazione di nuovi circuiti occupazionali, e contrastare lo spopolamento demografico e culturale.
Il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, ha espresso la sua soddisfazione: “Questa candidatura è stata elaborata nel solco delle iniziative di Anci Lombardia per supportare i Comuni lombardi, in particolare le aree interne. Già nel 2021 il nostro contributo aveva permesso il finanziamento di un dottorato comunale tra il Politecnico di Milano e i Comuni di Gravedona ed Uniti e Trezzone”.
Il sindaco di Casargo, Antonio Pasquini, ringraziando Anci Lombardia per il supporto tecnico, non ha nascosto la sua soddisfazione dichiarando: “Allo stato attuale viviamo in una fase caratterizzata da grandi incertezze ma anche da opportunità, lo studio con il Politecnico di Milano ci fornirà elementi in più per valutare programmi e strategie da attivare per il presente ma soprattutto per le prospettive future del nostro territorio. L’attività di ricerca potrà quindi essere una bussola per i prossimi anni che saranno interessati da profondi cambiamenti, in primis demografici e socio economici”.