LECCO – Il territorio della provincia di Lecco appare molto variegato a livello morfologico e orografico, spaziando dalle zone prealpine a quelle di collina, lago e pianura. Tale differenziazione ha impatto sia sulla gestione operativa del servizio idrico, sia sulla tipologia e qualità delle acque attinte dalla natura.
Le caratteristiche morfologiche distinguono il territorio provinciale in tre differenti zone: area prealpina (zona settentrionale), area collinare (zona centrale) e area di alta pianura (zona meridionale).
L’area prealpina è a sua volta suddivisa in due zone dalla cosiddetta Linea Orobica, un elemento strutturale orografico che “taglia” la zona montuosa settentrionale lungo una direttrice sub-orizzontale passante dal Comune di Bellano.
LA SUDDIVISIONE GEOLOGICA DEL TERRITORIO
La suddivisione dal punto di vista geologico ha impatto sulla tipologia, la qualità e il profilo analitico delle acque locali e segue, sostanzialmente, la suddivisione morfologica della provincia, identificando l’area prealpina, l’area collinare e l’area di pianura.
L’area prealpina è geologicamente caratterizzata dall’affioramento pressoché continuo del substrato roccioso, rappresentato da rocce magmatiche nella porzione settentrionale (a nord della Linea Orobica) e da rocce prevalentemente sedimentarie nella porzione meridionale (a sud della Linea Orobica).
L’area collinare comprende la fascia tra laghi e pianura, in cui i rilievi degradano rapidamente da nord verso sud, in maniera strettamente legata ai processi di erosione e deposizione che si sono verificati nel corso delle ultime tre glaciazioni pleistoceniche. In quel periodo, la zona era caratterizzata da diverse vallate oggi sepolte da sedimento che rappresentano i principali assi di drenaggio profondo delle acque e, quindi, le zone dove oggi sorgono la maggior parte dei pozzi utilizzati da Lario Reti Holding.
Infine, vi è l’area di pianura, zona in cui il substrato roccioso, non affiorante, si approfondisce rapidamente al di sotto della pianura, dove risulta coperto da una importante successione di sedimenti connessi agli eventi glaciali e interglaciali avvenuti durante le ultime tre glaciazioni. La circolazione idrica avviene all’interno dei depositi glaciali e nei sottostanti depositi.
LA SUDDIVISIONE IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO
Anche secondo i criteri idrogeologici è possibile individuare tre aree separate che, tuttavia, non corrispondono a quelle morfologiche o geologiche:
Area prealpina a nord della linea orobica, in cui affiorano le rocce magmatiche e la circolazione idrica avviene principalmente attraverso le fessure delle rocce e la copertura superficiale di detriti. L’acqua emerge dalle sorgenti poste principalmente lungo le incisioni dei corsi d’acqua superficiali o in corrispondenza di lineamenti tettonici.
Area prealpina a sud della linea orobica, in cui vi sono importanti fenomeni carsici, che si manifestano in superficie con evidenti zone di infiltrazione dell’acqua in profondità e zone di risorgenza improvvisa, anche di notevole portata, come nel caso della Sorgente Fiumelatte (Varenna).
Area collinare e di pianura, che può essere suddivisa in diverse parti e analizzata secondo numerosi aspetti – anche territorialmente molto specifici – ma è, in generale, caratterizzata da depositi sciolti glaciali e alluvionali attraverso cui avviene la circolazione idrica.
QUALITÀ E TIPOLOGIA DELLE ACQUE SERVITE
L’acqua di Lario Reti Holding è buona, sicura e controllata, come testimonia anche il passaggio di categoria ottenuto nel 2021 dalla classe E alla classe C per quanto riguarda l’indicatore relativo alla qualità dell’acqua erogata (M3), stabilito da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
Questo ottimo risultato è dovuto alla diminuzione del numero di non conformità registrate dal laboratorio e scese sensibilmente da 69 nel 2019 a 39 nel 2020 e infine a 26 nel 2021, così come le ordinanze di non potabilità, azzerate nel 2020 e nel 2021.
Per il biennio 2022-23 il nuovo obiettivo prevede, sia il mantenimento del numero delle ordinanze di non potabilità, sia una ulteriore riduzione del tasso di campioni non conformi nel 2021 a circa la metà nel 2022 ed a pochissime unità nel 2023.
L’approvvigionamento idrico nella provincia di Lecco è influenzato dalle caratteristiche geologiche del territorio e avviene mediante tre tipologie differenti di fonti: sorgenti, pozzi e acque superficiali. All’acqua approvvigionata e servita da pozzi e sorgenti si aggiunge l’acqua dell’Acquedotto Intercomunale Brianteo che ha origine dall’impianto di potabilizzazione del Lago di Como sito a Valmadrera e serve oltre 360.000 cittadini residenti in 64 Comuni di tre Province (Lecco, Como e Monza).
Per questo motivo, le acque servite da Lario Reti Holding hanno caratteristiche differenti da Comune a Comune ma, in linea generale, possono essere classificate in quattro macro-tipologie, in base alla zona geografica di provenienza e seguendo i criteri idrogeologici e di approvvigionamento prevalente sopra esposti:
- acque dalle sorgenti dell’area prealpina a nord della Linea Orobica;
- acque dalle sorgenti dell’area prealpina a sud della Linea Orobica;
- acque dai pozzi dell’area collinare e di pianura;
- acqua dell’Acquedotto Intercomunale Brianteo.
Clicca qui per vedere l’analisi delle caratteristiche principali di ciascuna delle quattro principali acque servite da Lario Reti Holding; le tabelle riportano i dati medi per ciascun parametro e il range di valori massimi e minimi registrati dai vari campionamenti effettuati nel corso del 2021.
Clicca qui per scoprire la qualità dell’acqua di casa tua. Sarà sufficiente inserire Comune e via per consultare le più recenti analisi dell’acqua effettuate dal laboratorio certificato di Lario Reti Holding.
A cura dell’ufficio commerciale di IperG