PREMANA, I FEDELI IN FESTA RICEVONO DON MATTEO ALBANI



PREMANA – Una bella giornata di sole ha accolto a Premana don Matteo Albani come nuovo parroco che subentra a don Mauro Ghislanzoni che ha lasciato l’incarico per motivi di salute. Il sacerdote è stato accolto dai premanesi in occasione della festa della Madonna del Rosario con un intenso pomeriggio iniziato dal cimitero del paese dove don Matteo ha ricordato don Graziano Gianola, suo compagno di seminario tragicamente scomparso in un incidente di montagna, e gli altri defunti del paese. Quindi lungo la via centrale del paese, percorsa a piedi e in bicicletta, il sacerdote è stato accolto da tanti fedeli di ogni età che gli hanno manifestato la loro gioia e vicinanza, giungendo alla fine alla parrocchiale di San Dionigi. Presenti anche gli Alpini di cui don Albani fa parte avendo prestato servizio militare a Merano. Un accoglienza intensa che solo Premana sa tributare, tra i protagonisti anche i coscritti del 1976 che hanno allestito un portale fiorito con tanto di taglio di nastro e visita al Leone di San Marco.

Quindi la messa concelebrata dal vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla attorniato da numerosi sacerdoti. Durante l’omelia il neo parroco ha detto ai numerosi fedeli riuniti in chiesa: “Penso a cosa dire oggi in questa occasione di vita gioiosa. I segni sono stati tantissimi. Voglio che a guidarci sia il Signore stesso. La Parola che abbiamo appena ascoltato. Le parole che abbiamo ascoltato oggi, le persone che ho ascoltato oggi. Quindi la prima cosa che il vostro parroco vi dice è grazie. Questa parola che sta diventando sempre più sconosciuta – si fa sempre più fatica a dire grazie – ma è una parola bellissima perché dice tutto quel sentimento bello di riconoscenza che si porta nel cuore. Quindi grazie, grazie a tutta la Comunità che oggi ho incontrato. Pensiamo al percorso che abbiamo fatto a partire dai nostri cari defunti perché anche loro sono ancora parte della nostra Comunità, perché vivono nella vita eterna. A partire dagli adulti, dagli anziani che ho visto affacciati alle finestre, ai malati che non hanno potuto essere qui che hanno accompagnato e stanno accompagnando questo momento con la loro sofferenza e la loro preghiera. Poi, via via, salendo da quella salita un po’ faticosa sotto il sole ma bella un po’ in bicicletta e un po’ a piedi, quegli incontri belli a partire dai giovani, gli adolescenti e così giù fino ai ragazzi, ai bambini dell’asilo, tutte le autorità, le persone. Qualcuno mi ha chiesto di essere padre di tutti… Spero che abbiamo incominciato bene incontrando tutte queste realtà belle”.

Don Matteo ha voluto rassicurare i fedeli su quella che sarà la sua missione in paese: “Ho sentito da tanti la richiesta che il parroco ci dia la parola, che possa accompagnarci, essere padre, essere fratello, essere amico, spero di riuscire a fare questo con il vostro aiuto! Il parroco è chiamato a dire una Parola che nessuna ha ed è quello che abbiamo ascoltato nel Vangelo che circonda la testa della Madonna del Rosario: Non temete il Signore è con voi! Questo è stato il primo annuncio dell’Angelo a Maria: Non temere, non avere paura! Il Vangelo concludeva: Nulla è impossibile a Dio, neanche che prima o poi Lui esaudisca una tua preghiera, allieti una sofferenza che porti nel cuore o che continui a farti gioire delle cose belle che la vita ti offre. Non avere paura: questa frase è riportata nelle Sacre Scritture 365 volte come tutti i giorni dell’anno. Come si fa a tenere la nostra fede accesa, a non avere paura, ad andare avanti nella consapevolezza che il Signore è con noi? Dobbiamo prendere spunto dalla prima lettura dagli Apostoli dopo che Gesù è tornato in cielo, dopo la sua Risurrezione, dopo che ha dimostrato che nulla è impossibile a Dio anche sconfiggere il peccato e la morte, alcuni di loro assieme ad alcune donne e assieme a Maria erano assidui nella preghiera. In un altro passo del Vangelo Gesù dice ai suoi Apostoli che sono scoraggiati perché non riescono ad allontanare demoni e malanno: Gesù è con te! Gesù dice che ci sono alcuni mali che si allontanano solo con la preghiera. La nostra Madonna del Rosario ci ricorda questo! Per ultimo vi esorto ad ascoltare sempre la parola di Dio, quella che ci rassicura lungo il cammino perché la nostra vita è qualcosa di prezioso, per questo va custodita in ogni sua forma e a ogni età. Rispondo all’invito che mi è stato fatto all’inizio di essere parroco di tutti: io ce la metterò tutta, insieme a voi, camminando come mi avete chiesto a volte come padre, a volte come fratello a volte come amico prendendomi cura di tutti dai vostri cari defunti, agli anziani, agli ammalati, agli adolescenti, ai bambini. Iniziamo il nostro cammino come Comunità affinché il Signore per intercessione della Beata Vergine del Rosario ci dia la benedizione affinché la promessa sia mantenuta: il Signore è con te!”

In serata, infine dopo i vesperi, la solenne processione della Madonna del Rosario presieduta dal nuovo parroco alla presenza anche di alcuni sacerdoti del decanato tra cui il decano don Lucio Galbiati, terminata sul sagrato con il bacio della Reliquia e l’esecuzione dei tradizionali canti di gioia e devozione.

Foto: Decanato della Valsassina

 

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