TURISMO IN VALSASSINA E IN PARTICOLARE IN ALTA VALLE: NON SOLO CRITICITÀ MA ANCHE BUONE PRATICHE E MODELLI VIRTUOSI



Nei giorni scorsi parlando del Turismo di casa nostra avevo fatto una rapida carrellata delle più note e annose criticità che persistono sul territorio Valsassinese: ritenevo di averlo fatto con la consueta bonomia e con il senso pratico di chi “ci é passato” senza puntare il dito contro nessuno e contro nessuno in particolare.

Ero partito dall’Alta valle e da quel che era successo alla Scuola alberghiera di Casargo, cui sono molto affezionato visto che in età più giovanile ci sono stato per ben sette anni, diventando il crocevia della mia vita privata e professionale e dunque figurati se ne parlo male: proprio fra quelle mura, infatti, nel lontano autunno del 1978 é iniziato il mio cammino di pubblico dipendente e qualche anno più tardi, con una collega incontrata proprio lassù, ho messo su famiglia. Semplicemente mi aveva rammaricato sapere che persistevano in quel delicato contesto educativo e formativo le note difficoltà che hanno indotto alle dimissioni buona parte del Consiglio di amministrazione ma senza esprimere giudizi di merito.

Inserendo la Scuola professionale di Piazzo nelle momentanee “criticità”, preciso, non intendevo certo sostenere che in Alta valle e nel resto della Valsassina non esistano buone pratiche e modelli virtuosi nel campo del Turismo: conoscendo il tessuto socioeconomico del più ampio territorio della Comunità Montana sono infatti a conoscenza di esempi positivi che vedono protagonisti anche i più giovani operatori del Turismo nostrano e sulla Riviera. Era mia intenzione far presente che, se la struttura che si occupa della formazione delle nuove leve di sala e cucina é spesso in subbuglio, il nostro Turismo non ci guadagna. Nulla di più. Ci tenevo a chiarirlo perché ci tengo per davvero al CFPA e, in più, non vorrei “rompere” un’amicizia di lunga pezza.

Ne avrei parlato in un’altra occasione proprio per dedicare al tema la dovuta attenzione ma la telefonata del sindaco di Casargo, che non aveva gradito e tantomeno condiviso il riferimento alla scuola del suo comune, mi consente di anticipare l’intervento partendo dall’Alta valle, avendo a disposizione informazioni di prima mano sul comparto che volentieri condivido con i numerosi lettori di Valsassinanews. Con l’amico Antonio Pasquini mi sono confrontato ed è stato un piacere avere conferma che da giugno ad agosto sono aumentati del 20% i biglietti ai parcheggi di Paglio e Giumello e che rifugi e ristoranti in quota hanno registrato un notevole aumento delle presenze estive, anche grazie alla possibilità di affittare baite attraverso i canali di booking airbnb.

Sui sentieri della zona tanta gente ha fatto trekking o li ha percorsi in e-bike che si potevano noleggiare nelle nuove attività a carattere turistico che sono nate accanto alle consolidate strutture a gestione privata e pubblica già presenti in Alta Valsassina, che hanno ampliato l’offerta. Va inoltre ricordato che il progetto “In bici fra Lago e Monti” sta procedendo al collegamento fra i rifugi della Val Marcia e aree circostanti. Tutto questo senza trascurare il rilancio invernale ed estivo di Paglio e Giumello con il progetto “Winter and Summer” che unitamente alle altre iniziative finanziate dalla strategia delle “Aree interne” porterà vantaggi agli operatori delle apprezzate strutture ricettive e agrituristiche sparse sul territorio da Crandola Valsassina e Margno fino a Premana e Pagnona ma anche nel resto della Valsassina, Val d’Esino e Valvarrone. Scusate se é poco…

Senza far nomi che si rischia di dimenticar qualcuno e di fargli torto e anche un danno di immagine, se saranno adeguatamente coltivate le esistenti sinergie fra il settore pubblico e gli operatori privati presenti sul nostro territorio, altri finanziamenti saranno certamente assicurati per realizzare progetti che, però, dovranno essere sostenibili e performanti: siamo infatti vicini alle elezioni di primavera e in Valsassina é questo il momento di fare il punto della situazione per poter avanzare richieste condivise a chi si candiderà per rappresentarci nel nuovo Consiglio Regionale della Lombardia, anche per sostenere lo sviluppo turistico nelle Terre alte.

Visto che di questi tempi il provvidenziale PNRR sta “regalando” fondi pubblici a tutti ma proprio a tutti gli Enti montani, dal comune più grande al più piccolo, non c’é da perdere l’occasione per valorizzare anche le nostre risorse ambientali e paesaggistiche. Auspicando più unitarie strategie di Settore sul territorio della Comunità Montana Valsassina, che ancora mancano, concludo con le beneauguranti parole del primo cittadino di Casargo Antonio Pasquini che, giustamente orgoglioso per i risultati ottenuti, afferma: “Non c’é solo un bicchiere mezzo pieno ma é pieno: oggi le nuove tecnologie che fanno conoscere la nostra Valle anche ai turisti che frequentano il Lago, la pandemia appena trascorsa con conseguente riscoperta dei territori limitrofi all’area urbana metropolitana permettono di guardare al futuro con ottimismo”.

Claudio Baruffaldi

Già sindaco di Primaluna (1985-1995),
presidente Comunità Montana VVVR (1992-1996)

ALL’ORIGINE DI QUESTO INTERVENTO:

L’OPINIONE: “LA VALLE E UN TURISMO CHE NON DECOLLA. IL CFPA È SOLO L’ULTIMO SEGNALE DI UNA STRATEGIA ASSENTE”

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

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