LECCO/CASARGO – Prorogata come anticipato ieri da VN la scadenza per la presentazione delle candidature al Consiglio di amministrazione dell’agenzia che gestisce il CFPA di Casargo (l’Apaf), da giorni è partito il classico toto-nomine – per capire quale sarà la nuova guida dell’ente.
Dopo la repentina uscita di scena del presidente Marco Galbiati, infastidito dalle polemiche politiche scatenate sulla scuola dall’opposizione in Provincia, si ragiona sugli assetti politici e tutti i possibili “incastri” per la governance dell’agenzia di Villa Locatelli che controlla la scuola alberghiera: il n.1 esce dalla rosa dei tre membri del Cda. Due spettano alla maggioranza di centro destra, uno all’opposizione composta da PD e sinistra. Inoltre, si deve tenere conto della cosiddetta “quota rosa“, come dire che almeno un componente il Consiglio di amministrazione dovrebbe essere una donna. Scelta “opportuna” anche se non obbligata, ma normalmente praticata in questo contesto.
E allora, confrontando tutte le matrici citate con alcune voci raccolte in ambienti politici e amministrativi, facciamo qualche nome: in testa ai sondaggi c’è un trio di papabili presidenti formato da Francesco Maria Silverij (al vertice di Apaf per sei anni, fino al 2015), dall’ex assessora a Bellano l’avvocata Clementina Leone e da un’altra esponente del centro destra proveniente dal lago: Irene Alfaroli, già consigliera provinciale delegata alla Cultura e al Turismo e da due mandati assessora a Bellano. Quest’ultimo nominativo però pare non possa essere “eleggibile” nel Cda dell’alberghiera in quanto già recente titolare di un incarico in amministrazione provinciale.
Meno probabile infine un ruolo per il leghista Giovanni Pasquini – protagonista tre anni fa della clamorosa sconfitta nelle urne a Casargo quando si scontrò con l’omonimo (Antonio) Pasquini uscendone con le ossa rotte. All’epoca, l’esponente del Carroccio venne sorprendentemente “sponsorizzato” dalla ex sindaca PD e a sua volta presidente dell’Apaf Pina Scarpa. Tra i nominativi possibili, ma con poche chance, infine, rientra quello dell’ex consigliere di amministrazione Diego Combi.
Certamente, vi sono anche altri candidati graditi all’attuale maggioranza di Villa Locatelli, ma pure per la quota spettante al centro sinistra non mancano le candidature.
Tra chi nel PD si è occupato della scuola in Alta Valsassina c’è Agnese Massaro, nome a quanto sembra non sgradito ai vertici della Provincia, mentre sembra improbabile un rientro nei giochi di Nunzio Marcelli – già alla guida dell’Apaf qualche anno fa – e prende invece quota la proposta relativa a un personaggio valsassinese noto e stimato come Augusto Giuseppe Amanti. Nessuno spazio invece per la già citata Pina Scarpa.
La presentazione delle candidature era stata fissata inizialmente entro ieri, mercoledì 2 novembre. Ma una successiva decisione della Provincia ha prorogato quella scadenza a lunedì 14 novembre, alle 12:00. Ben dodici giorni di rinvio, segno probabilmente di qualche indecisioni o forse di attriti tra il “governo” di Villa Locatelli e l’opposizione.
RedPol
Il Cda uscente: Marco Galbiati (presidente), Luisa Ongaro e Bruno Zerbin