Al mio solito, dal rientro dal lavoro, mi cambio rapidamente e calzate le scarpe esco per il mio giro abituale. In questa stagione, col buio che anticipa, purtroppo meno di frequente. Abito a Maggio – Cremeno – da molti anni e questo giro, di camminata e corsetta, è fondamentale nel mantenere un po’ di forma fisica e mentale per chi fa un lavoro come il mio.
Parto dalla fonte di S. Lorenzo e percorro la via Culmine fino a incrociare il Canale della Guzzi. Il tempo di un breve stretching e lascio la via Culmine per inoltrarmi lungo il Canale mantenendo sulla destra Campelli e Artavaggio con l’ultimo sole. Raggiungo, tra alcune difficoltà, per la mancanza di alcune lastre di copertura, uno spiazzo, sede di raccolta del verde, che sparge un piacevole profumo di resina. Oltre lo spiazzo si riprende il canale, e si entra nel bosco fino ad arrivare a quello che un tempo era l’invaso del canale. Oltre l’invaso il percorso si fa più morbido agli occhi, costeggia dall’alto l’abitato dei Tonalli di Sopra e arriva in una splendida radura con la Grigna e i Resinelli in fronte.
Non saprei dire quante volte ho fatto questo percorso, in tutte le stagioni; anche con la neve. È un percorso circolare; dai Tonalli di sopra si ritorna alla fonte di S. Lorenzo e si può percorrere anche in senso inverso. Io lo chiamo “il giro nel mio bosco”. D’estate incontro qualche villeggiante, il sabato o la domenica qualche runners e gitanti coi loro cani. È un percorso non impegnativo che sarebbe adatto a tutti se “curato”.
Andrebbe valorizzato con interventi di manutenzione per renderlo percorribile senza rischiare di cadere, senza stravolgerne la sua semplice bellezza. Consapevole che un Comune può avere altre priorità di intervento sul territorio locale ho sempre tenuto per me queste considerazioni dispiacendomi quando incontravo qualche anziano che poi rinunciava ad andare avanti.
Oggi scrivo questa lettera per il timore che il Canale della Guzzi rimanga bloccato per lungo tempo. Questa sera infatti ho avuto la brutta sorpresa di trovare il canale interrotto da piante tagliate e riverse sul percorso. Inefficace il tentativo di superarle; non ho potuto fare altro che tornare indietro.
Consapevole che i lavori vadano fatti (taglio del bosco) e che i disagi vadano tollerati, confidente che siano stati fatti nel rispetto delle normative, il mio timore è che la pulizia del Canale veda tempi troppo lunghi. Augurandomi che questa lettera sia superflua e che sia prevista invece una riconsegna del “giro del mio bosco” in tempi accettabili, cercherò per il momento un percorso alternativo.
E. T.