BALLABIO – Cordoglio sull’asse Balisio-Valmadrera per la prematura scomparsa di Edvige “Edy” Cesana, autentica colonna della Croce Rossa Valsassina deceduta in queste ore all’età di 53 anni. Il suo funerale verrà celebrato domani 24 novembre alle 9:45 nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Valmadrera.
“Oggi te ne sei andata, piano, in silenzio e senza fare troppo rumore – annota la CRi Valsassina sulla sua pagina Facebook -. È strano cara Edy dire queste parole perché tu non eri così, perché se tu avessi potuto avresti continuato a lottare e fino all’ultimo avresti gridato tutto ciò che in questi mesi non ci hai potuto dire.
Edy ha lottato da settembre per avere ragione, chi la conosceva aveva fiducia che ce l’avrebbe fatta per via del suo carattere determinato. Decisa nei modi, si trasfigurava quando era in servizio nelle ambulanze della Croce Rossa. Delicatezza e gentilezza nei confronti dei fragili, degli anziani, i bambini, di chi aveva paura ed era frastornato dal momento di emergenza. La faceva sembrare un angelo.
Poco prima di finire in Rianimazione era diventata istruttrice dei volontari che si apprestano ad entrare nell’associazione biancoscudata.
Cesana era una istruttrice fenomenale, chiara e a volte autoironica. Prima di arrivare a Ballabio come dipendente, era stata tra i primi volontari del comitato di Valmadrera alcuni decenni fa. Una giovane Edvige, così in gamba da entrare quasi subito nel consiglio reggente. Viste le sue capacità, quando a Ballabio si aprì la posizione di dipendente, la presidente provinciale Giovanna Brambilla trovò naturale rivolgersi a lei per offrirle il posto, che accettò. Diventando presto il perno organizzativo del comitato.
A Valmadrera, Cesana risiedeva assieme alla madre anziana e al fratello, mancato circa un anno fa per malattia. Donna dinamica, in passato aveva gestito per alcuni anni un bar in corso Martiri a Lecco proprio di fronte alla sede della Polstrada. Aveva un hobby originale: rintracciava monili in stile statunitense, per questo motivo era volto noto in molti mercatini amatoriali, compreso quello di Monza. Non si concedeva facilmente – se non come detto per le persone che soccorreva – ma appena si apriva e permetteva confidenza usciva la persona affettuosa, quasi vulnerabile, un cuore palpitante oltre la corazza.
A settembre è stata ricoverata all’ospedale di Lecco per un banale intervento, ma da lì non è più uscita, lasciando oggi un vuoto enorme e grande dolore a chi le voleva bene e nella grande comunità della Croce Rossa lecchese. Alla famiglia le condoglianze di questa redazione. Addio Edy, grazie per ciò che hai dato alla nostra comunità. N. A.