MILANO – Sabato 26 novembre, all’Istituto Salesiano S. Ambrogio a Milano, si commemorerà don Luigi Melesi, sacerdote salesiano originario di Cortenova, ricordando il suo operato nel decimo anniversario della morte del cardinal Martini, che quand’era Arcivescovo di Milano si avvalse della straordinaria collaborazione del valsassinese per risolvere tante questioni importanti nella storia del nostro Paese.
La fama di don Melesi e quindi la sua personalità straordinaria si è largamente manifestata nei trent’anni e oltre di lavoro come cappellano del carcere di San Vittore. Fu l’artefice, nel triste periodo della storia italiana conosciuto con il termine ‘anni di piombo’, della fine della lotta armata e della consegna delle armi, in Arcivescovado, al cardinal Martini, il 13 giugno 1984.
L’evento di sabato è intitolato: ‘Martini Melesi, due amici per la giustizia’, e avrà lo scopo di ricordare e recuperare nelle prassi educative e rieducative di don Melesi e del cardinal Martini, quella attualità straordinaria, che troverebbe spazi di applicazione immediati in un’epoca definita da papa Francesco di catastrofe educativa.
Dopo la concelebrazione della messa presieduta dal vescovo salesiano Gaetano Galbusera seguirà un incontro di testimonianze con un panel di testimoni coordinato da Valerio Ricciardelli e composto da Ernesto Balducchi ex appartenente a Prima Linea, Marco Garzonio presidente della Fondazione Ambrosianeum e biografo di Martini, Luigi Pagano, già direttore del carcere di S. Vittore, Antonella Brambilla giudice del tribunale dei minori, don Danilo Bessi della comunità di S. Egidio di Milano, Adolfo Ceretti docente ordinario di criminologia ed esperto di giustizia riparativa. Concluderà le testimonianze Marta Cartabia, già Ministro della giustizia.
La straordinaria vita di don Luigi Melesi è raccontata in parte nel libro: ‘Don Luigi Melesi-uomo della speranza’ che l’Opera Salesiana pubblicò alla sua morte. Molto però è ancora nelle carte riservate dell’archivio, nelle lettere dei detenuti, delle autorità, del cardinal Martini.
Pochi sanno che fu don Melesi a proporre al cardinale di dare vita alla Cattedra dei non Credenti, uno degli eventi più importanti dell’episcopato martiniano. È proprio in quella esperienza, dove il concetto di ‘cattedra’ esprimeva la disponibilità all’ascolto di chi la pensasse diversamente, addirittura mettendoli in cattedra per raccontare il loro pensiero, che emerge la straordinaria dimensione educativa di questi due uomini.
Ed è la ragione per cui nelle testimonianze si vogliono far emergere quelle prassi educative perché i presenti siano a loro volta testimoni e ambasciatori di quelli insegnamenti. Il Comune di Milano, nel 2019, concesse a don Melesi l’Ambrogino d’oro alla memoria, quale cittadino milanese, educatore e interprete dei valori più alti e nobili di Milano.
Ma su don Luigi Melesi c’è tanto altro ancora da studiare e interpretare. Per meglio conoscerlo, aggiungiamo una piccola biografia scritta da Valerio Ricciardelli che è il coordinatore delle iniziative per conservare e tramandarne la memoria.
> SCARICA E SFOGLIA LA BIOGRAFIA DI DON LUIGI MELESI