Spett.le Direttore, giovedì 1° dicembre mi trovavo in Comunità Montana per il convegno della Protezione civile a vent’anni dalla frana di Bindo e al momento di parcheggiare schivai una bottiglia di vetro abbandonata sul piazzale. Raggiungendo l’ingresso ne notai altre 3 o 4. Concentrato sulla giornata che mi aspettava, non diedi peso alla cosa.
Ora, leggendo sul Suo giornale delle misure di sicurezza richieste, devo dire anche saggiamente, dal sindaco di Barzio per autorizzare l’evento noto come Le Corti, mi sono permesso di collegare quelle bottiglie abbandonate alle feste che con una certa assiduità vengono organizzate nel salone nei pressi della Comunità Montana e che, per capirci, è stato il luogo il cui tutti abbiamo fatto il vaccino anti covid.
Il Suo giornale ha già detto del bruttissimo episodio avvenuto una di quelle sere di festa, quando ragazzi ubriachi in auto investirono una loro coetanea. Si fanno poi sempre più insistenti in Valle i racconti di ragazzine collassate per il troppo alcol.
Siccome a quelle feste partecipano giovani da tutta la Valsassina, e certo della bontà dell’azione del sindaco Battaia, vorrei che lo stesso rassicurasse i genitori non solo barziesi che anche in quelle occasioni viene garantita la medesima severità in fatto di sicurezza. Per il bene dei nostri figli.
Chiedo a Lei, direttore, la gentilezza di condividere questa mia riflessione con i suoi lettori e di farsi così portatore della stessa presso le autorità barziesi.
Un volontario
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