CASARGO – È una tradizione molto antica quella che si rinnova a Casargo in Alta Valsassina la notte di Natale con l’incendio del falò che ha radici nelle tradizioni contadine. A portare avanti la consuetudine sono i Ragazzi del Falò – una trentina di giovani di varie età amanti dei loro territorio – patrocinati da Comune in particolare dal sindaco Antonio Pasquini. A collaborare sono un po’ tutte le principali associazioni: dall’antincendio per la sicurezza, alla Pro Loco che distribuisce il tradizionale vin brulè egli esercenti che intrattengono residenti e turisti.
Il falò viene acceso, dopo una preparazione che dura alcuni giorni, dagli addetti muniti di torce al grido foga sul piazzale antistante la parrocchiale di San Bernardino, davanti ad adulti e bambini ammirati per l’insolito spettacolo che viene da tempi molto antichi ormai andati perduti.
L’antivigilia di Natale alla scuola primaria di Casargo gli animatori dell’evento, attraverso la loro testimonianza e con l’utilizzo di alcuni filmati, hanno incontrato i bambini come facevano negli anni prima della pandemia, per raccontare come viene allestita la pira che verrà bruciata a Natale. Presente anche l’assessore Monica Tantardini che ha spronato il gruppo a proseguire nella tradizione che caratterizza il Natale nel paese dell’Alta Valle.