CREMENO – Sulle sorti del Centro di accoglienza di Maggio e i fatti violenti della notte tra domenica e lunedì si accende la competizione elettorale tra le destre. Se Mauro Piazza, candidato della Lega e riferimento politico per le amministrazioni locali dell’altopiano, dichiarava ieri sera di aver interessato il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni e chiedeva la chiusura della struttura, il candidato lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini propone un sopralluogo e si domanda cosa abbiano fatto fino ad oggi gli amministratori. Il centro esiste dal 2014, determinate problematiche sono note e ribadite, ma la campagna elettorale risveglia l’interesse della politica. In questo caso in uno scontro tutto interno alle destre che sostengono l’attuale governatore.
Ecco il comunicato diffuso dall’esponente di Fratelli d’Italia.
“Apprendiamo con piacere che ora altri candidati condividano le perplessità sul centro che da tempo portiamo avanti. Invito tutti gli esponenti del centrodestra a unirsi a noi per effettuare un sopralluogo domenica sera al centro di accoglienza di Maggio, dove la situazione è da lungo tempo insostenibile, come più volte da segnalato in questi anni”. Giacomo Zamperini, candidato alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio per Fratelli d’ Italia, chiama a raccolta tutti gli esponenti del centrodestra, che in queste ore si stanno confrontando sul tema, per un’azione congiunta.
“Che la situazione a Maggio sia fuori controllo è chiaro da anni, come testimoniato dai cittadini e dalle interrogazioni presentate al sindaco in Consiglio Comunale. È l’emblema del fallimento della politica dell’accoglienza fatta con grandi centri e con un’integrazione forzata senza senso. Non è possibile pensare che in un centro così piccolo possano coesistere poche centinaia di residenti con una presenza così grande e ingombrante di richiedenti asilo. Ci chiediamo se chi avrebbe dovuto amministrare e governare la situazione fino ad oggi abbia fatto al meglio il proprio dovere. Ci risulta che quel centro sia sovraffollato, che gli ospiti spesso abbiano avuto diverbi e scontri con i residenti, con conseguenti problemi di ordine pubblico, e che ci sia stato anche un ingorgo delle fognature che ha letteralmente fatto riversare liquame in strada“.
Zamperini elenca una serie di problemi pratici: “Spesso escono dal centro per aggirarsi di notte e creare confusione e litigi, tanto che i residenti non ce la fanno più, come testimoniato dall’episodio della scorsa notte. Inoltre, c’è un importante problema fognario alla struttura del centro, non ancora risolto, con sversamenti maleodoranti. Infine, si tratta di un centro che parrebbe essere dimensionato per una sessantina di persone, secondo una perizia, mentre ci vivono più di centoventi persone. La vera accoglienza è quella che permette una reale integrazione, nel rispetto del territorio e della nostra identità, e di certo non è questa”.
Il candidato alle regionali dà quindi appuntamento a domenica sera: “Il centro migranti di Cremeno va prima ridimensionato e poi chiuso. Domenica sera, insieme ad alcuni amministratori locali e residenti, effettueremo un sopralluogo presso struttura. Invito tutti gli esponenti politici ed i rappresentanti delle istituzioni ad essere presenti e uniti per raggiungere questo risultato e manifestare la nostra vicinanza ai cittadini residenti, esasperati e lasciati soli da troppo tempo”.
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