PALERMO – Che ci faceva, nel portafoglio del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro la foto di Gaspare Allegra, avvocato morto a 37 anni dopo una caduta di centinaia di metri dalla Porta di Prada sulla Grigna, avvenuta nel marzo del 2021?
Il motivo è semplice ma non così scontato: Allegra era nipote del capo di Cosa nostra catturato l’altro giorno dopo 30 anni di latitanza, essendo figlio della sorella di ‘u Siccu Giovanna. Il dubbio sulla presenza del ‘santino’ con l’immagine del parente ritratta per il funerale nasce dalla dichiarata “distanza” mantenuta dal nipote rispetto allo zio – malgrado risulti essere stato indagato nell’operazione antimafia “Anno Zero” su un giro di scommesse riconducibile proprio al noto boss insieme al fratello e padre di Allegra, Rosario.
Il 37enne si era trasferito nel milanese, ad Albairate, dichiarando di avere abbandonato la Sicilia proprio per chiudere completamente ogni tipo di rapporti con la famiglia, tentando così di farsi una nuova vita – “pulita” e comunque distante da quel mondo di malavita.
La presenza della sua foto funebre nel portafogli dello scomodo zio non smentisce necessariamente la rottura dei ponti con il passato di Gaspare Allegra, nonostante anche questo aspetto se vogliamo “minore” sembra essere fra quelli all’attenzione degli inquirenti dopo il clamoroso arresto della ‘primula rossa’ della mafia, lo zio trapanese del giovane avvocato diventato lombardo di adozione.
I colleghi del giornale on line amico di VN Tp24.it riferiscono che “L’ultima generazione della famiglia di Matteo Messina Denaro è tutta in Lombardia, per sfuggire al controllo serrato sia da parte delle forze dell’ordine sia dell’organizzazione. Ragazzi che desiderano vivere la loro gioventù da persone normali. Al contrario, Cosa nostra spera e punta moltissimo sulle nuove leve e forse era questo il motivo per cui Matteo Messina Denaro conservava nel portafoglio il santino funebre del nipote caduto in Grigna”.
Secondo Giacomo Di Girolamo, direttore della testata web trapanese “Non è detto che il ragazzo comunque accettasse le prospettive dello zio. Nel suo territorio, Gaspare Allegra era noto perché gestiva una discoteca a Castelvetrano e organizzava delle serate”.
Nel 2021, dopo la tragedia sul Grignone, il questore di Trapani aveva disposto il divieto di celebrare i funerali di Allegra in forma pubblica – temendo potessero trasformarsi in una sorta di ‘inchino’ al boss.
RedCro
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