CREMENO – “Die Stücke”, letteralmente “i pezzi”, è l’opera d’arte moderna esposta nell’atrio della scuola secondaria di Cremeno in occasione del 27 gennaio, la Giornata della Memoria.
Della cenere contenuta in ventisette ciotole diverse e un manto di ghiaia disposto sul pavimento ricorda il tragico “piazzale dell’appello”, lo spazio nel quale i prigionieri internati nei campi di concentramento venivano raccolti, contati e umiliati dalle SS, milizia speciale tedesca destinata a compiti di polizia.
“L’idea di utilizzare ciotole differenti significa ricordare che quelle persone avevano una propria identità, una propria storia, sogni e ambizioni – dice la professoressa di Arte Rita Carlone –, la cenere al loro interno, invece, vuol dire ridare ai corpi la loro casa, l’accoglienza e l’affetto negato. I ragazzi hanno lavorato bene e ne hanno capito il significato”.
Parte dell’opera è anche un breve video che ripercorre cosa accadeva durante la pratica dell’appello. La musica utilizzata è un brano ortodosso suonato dalla popolazione ucraina davanti al Papa, che ricorda come la sofferenza, il freddo, la lontananza da casa e la guerra non siano solo argomenti del passato.
“Il nostro compito è anche quello di educare, di dare valori e questa è una delle tappe” conferma la professoressa ballabiese Maria Loffreda, vicepreside dell’Istituto Comprensivo di Cremeno.
S. G.