BOBBIO: DALLA PISTA DI EMERGENZA AL PATTO CON LA VALBREMBANA. INTERROGAZIONE FIUME “PER FARE CHIAREZZA UNA VOLTA PER TUTTE”



BARZIO – Perché torna nei consigli comunali un accordo di quindici anni fa? Quali opere sono state realizzate nel frattempo? Quanti soldi sono stati spesi? E quale destino per la pista da sci Bobbio-Barzio?

Sono alcune delle numerose domande che si è posto il consigliere di minoranza nel Comune di Barzio Piergiorgio Airoldi alla notizia di un “ultimatum” della Regione sul “progetto integrato strategico per l’ammodernamento potenziamento e valorizzazione dei comprensori sciistici della valle Brembana e Valsassina nelle provincie di Bergamo e Lecco”.

L’Accordo di Progetto motivo dell’interrogazione venne sottoscritto da Regione, Province di Bergamo e Lecco, Comunità Montane della Valle Brembana (Bg) e Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera (Lc), dai quattro Comuni dell’altopiano valsassinese e da sette Comuni bergamaschi, e a dicembre la Regione ha portato il finanziamento da 40 a 16 milioni, depennando alcune opere tra cui la seggiovia tra località Nava di Barzio e i Piani di Bobbio.

Sul documento, Piergiorgio Airoldi, già vicesindaco nelle amministrazioni di Andrea Ferrari, ha rivolto una dettagliata interrogazione al sindaco Giovanni Arrigoni Battaia ed al segretario comunale, chiedendone come da regolamento una risposta scritta entro trenta giorni.

Dichiara Airoldi: “Al Comune di Barzio, come agli altri in Altopiano, viene chiesto di riapprovare un Accordo di Programma che si rifà a visioni di sviluppo turistico della montagna risalenti a più di un decennio fa. Da allora, e anche velocemente, molte cose sono cambiate: il turismo è diventato sempre più “mordi e fuggi” e il riscaldamento globale ha reso impensabili opere come la seggiovia in località Nava, logicamente stralciata dal nuovo Accordo. A rendere necessaria l’integrazione dell’Accordo di Programma anche le gravi vicende giudiziarie che hanno travolto la società privata partner nel progetto per l’area bergamasca. Crediamo allora che sia giunto il momento di fare chiarezza una volta per tutte sulle premesse di quell’Accordo di Programma, sul ruolo del Nostro Comune all’interno del Progetto Integrato Strategico, e capire se quelle strategie abbiano o meno potuto condizionare bilanci e comportamenti degli amministratori”.

Ben 36 le domande che Airoldi ha messo sul tavolo del primo cittadino Giovanni Arrigoni Battaia con la richiesta di chiarire quali siano le opere realizzate e quali siano rimaste indietro, quanti soldi siano stati spesi; ci si interroga anche sulla vicenda della cosiddetta “pista di emergenza” da Bobbio a Barzio che l’Accordo di Programma avrebbe voluto dotare di una seggiovia per la risalita e di un impianto di innevamento artificiale. Infine Airoldi chiede informazioni sui costi affrontati dall’amministrazione di Barzio e in che modo questi vennero sostenuti.

> Scarica e leggi l’interrogazione in forma integrale

RedPol

 

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