PREMANA – Sarà sepolta nella sua India suor Lorenza Calcagni, missionaria premanese scomparsa nella sua terra di missione all’età di 85 anni, dopo aver trascorso gran parte della sua vita dedicata agli altri in India. I funerali della religiosa sono stati celebrati nella chiesa della Comunità delle Missionarie dell’Immacolata nella provincia di Vijayawada dove è stata tumulata.
Suor Lorenza aveva ricevuto i voti 57 anni fa nell’ordine religioso delle Suore Missionarie dell’Immacolata. Infermiera missionaria volenterosa, realizzò nel 2005 una casa famiglia annessa all’ospedale di Vegavaram in grado di accogliere orfani o figli sieropositivi dei pazienti già ricoverati lì. Il governo locale finanziò una parte dei lavori e il 18 dicembre la struttura fu inaugurata; consisteva in un’unica sala adibita a dormitorio, refettorio e scuola, poi successivamente ampliata.
Come scrive Mondo e Missione: “Suor Lorenza Calcagni è la Cinna dottor, “piccolo dottore” in lingua telegu, dello Stato dell’Andhra Pradesh. Ha lavorato in diversi centri dedicandosi ogni giorno alle piaghe più diffuse ed evidenti del Paese: lebbra, malnutrizione, malaria, povertà, analfabetismo, senza dimenticare però la più insidiosa e violenta: la discriminazione femminile.
“La nascita di una bimba può trasformarsi in una vera tragedia per molte famiglie indiane: la frase “è una femmina”, pronunciata dall’ostetrica, può ancora suonare come una sentenza di morte. Allevare una bambina è percepito come uno spreco di tempo e di denaro. Le donne non garantiscono la continuazione del nome della famiglia. Non contribuiscono al suo sostegno economico, anzi dissipano le finanze paterne a causa della lauta dote che devono fornire alla famiglia del marito una volta sposate. Sono sottoposte alla tutela e al controllo paterno prima e del marito o dei figli poi. Essere donna, qui, è difficile”.
Da donna, suor Lorenza, come tante altre missionarie dell’Immacolata che operano nel Paese, si scontrava ogni giorno con il fenomeno delle missing girls, cioè le bambine ‘mancanti’ o ‘sparite’: “Ho accompagnato durante la gravidanza una giovane. Dopo aver partorito una bella bambina, con immenso dolore l’ha uccisa. Alla mia richiesta di spiegazioni, questa mamma mi ha detto: “Suor Lorenza, non volevo che la mia bimba soffrisse come ho sofferto e sto soffrendo io ogni giorno della mia vita”…”.