PASTURO – Un giovane alpinista, un ragazzo del 1989, ha perso la vita oggi, sabato 18 febbraio, sulla Grigna Settentrionale. Era con un amico e stavano percorrendo il canale ovest, quando è scivolato ed è precipitato per un centinaio di metri. L’amico ha chiesto subito aiuto: la centrale ha attivato immediatamente le Stazioni del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico di Valsassina – Valvarrone, di Lecco e i soccorritori del centro operativo del Bione, XIX Delegazione Lariana, per un eventuale supporto all’elisoccorso.
Intanto l’elicottero di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, decollato dalla base di Como – Villa Guardia, ha raggiunto il luogo dove si trovavano i due alpinisti, a circa 2200 metri di quota, nel territorio del comune di Pasturo. Il medico ha constatato la morte del giovane e dopo il nulla-osta il suo corpo è stato recuperato. Trasportato a valle, illeso, l’altro alpinista.
Proprio per evitare tragedie di questo tipo, il Cnsas sta diffondendo numerosi appelli alla prudenza e al giusto equipaggiamento. “In questo periodo – si legge nella nota del Cnsas Lombardo di 48 ore fa – lungo i sentieri di montagna può ancora presente del ghiaccio, anche a quote non elevate. Per muoversi in sicurezza, è importante conoscere la differenza tra i ramponi e i cosiddetti ramponcini, perché non sono affatto la stessa cosa e conoscere la differenza è molto importante. I ramponcini da escursionismo non sono adatti per le attività alpinistiche, favoriscono una presa maggiore ma sono indicati solo per sentieri facili e con pendenze minime, non per quelli impervi. In montagna e in particolare sul ghiaccio bisogna avere i ramponi veri e propri”.