BARZIO – È rientrata a Barzio dopo aver terminato l’avventura ai mondiali francesi di Meribel la carabiniera originaria di Enego (Vicenza) Asja Zenere.

L’esordio nella rassegna iridata è sicuramente una esperienza importante da “cacciare” in valigia e costudire gelosamente tra i ricordi più cari, anche se la 22esima piazza ottenuta tra le porte larghe del gigante non soddisfa completamente la diretta interessata: “Sono stata in linea con le prestazioni di Coppa del Mondo, dispiace aver toppato la seconda manche. Una sciata non certamente pulita e impeccabile visto che ho perso ben otto posizioni dopo il mio arrivo al traguardo”.

Tuttavia c’è la grande soddisfazione di essere stata protagonista in un mondiale, le emozioni di una esordiente sono…
“Se devo essere sincera essendo arrivata dopo l’inaugurazione non ho vissuto quello che potrebbe essere il clima di una competizione così importante. Sono felice di avervi partecipato, tuttavia in gigante non avvertivo nulla di particolare rispetto alla Coppa del Mondo”.

E il parallelo? Inserire una disciplina nuova quando non vi sono state gare in stagione aveva senso?
“Probabilmente no, anche perché si è arrivati impreparati alla gara e bisognava vivere le sensazioni al momento e non sempre è facile”.

Una specialità da inserire in pianta stabile negli anni a venire in Coppa?
“Io dico di sì. Sono abbastanza abile in questa disciplina e gareggiare fianco a fianco con la tua avversaria ritengo sia entusiasmante anche per il pubblico, insomma dovessi votare darei sicuramente il via libera”.

Zenere, i suoi rapporti con le big azzurre?
“Buoni. Con Federica Brignone ho allacciato davvero una bella amicizia, una ragazza buona e alla mano, pur essendo una campionessa non si da assolutamente arie. Conosco suo fratello nonché allenatore Davide sin da quando avevo 14 anni, da qui l’amicizia con Federica”.

La sua amica del cuore?
“No, le amicizie vere sono al di fuori dello sci. Anche se con Brignone va benissimo”.

E con la ballabiese Roberta Melesi?
“Ora che siamo entrambe domiciliate in valle abbiamo allacciato ottimi rapporti e ci confrontiamo in tutto. Spesso siamo state compagne di stanza nelle trasferte azzurre e il nostro feeling si è di conseguenza cementato”.

Sport praticati oltre lo sci?
“Ultimamente amo molto il tennis, vista la carenza di neve durante gli allenamenti talvolta sopperivamo esibendoci con la racchetta. In passato ho praticato danza e ippica. Adoro passeggiare a cavallo, ritengo sia molto rilassante, seguo con interesse anche motoGP e volley”.

Niente calcio quindi.
“Il calcio non fa per noi e qui parlo anche a nome di mio marito Giuseppe. Una volta durante un viaggio abbiamo sentito chiedere cosa stesse facendo la Cremonese, e allora scherzando quando ci chiedono una squadra rispondiamo Cremonese. In realtà il pallone non ci interessa minimamente”.

Escludendo lo sci, il campione preferito?
“Assolutamente Valentino Rossi. Un ragazzo simpatico oltre che una vera icona del motociclismo”.

Diceva che lo sport oltre che a praticarlo lo segue anche in Tv.
“Esatto, appena ne ho la possibilità ne faccio una scorpacciata. Ho provato anche a seguire più avvenimenti al giorno. A proposito, complimenti alle ragazze del Biathlon per lo storico oro mondiale vinto in staffetta”.

Prossimi e imminenti impegni?
“I giganti di Coppa Europa a Gaellivare (Svezia) il 5 marzo e quello a Narvik (Norvegia) il 13, oltre a quello di Coppa del Mondo a Are (Svezia) il 10 dello stesso mese”.

Pensa di avere buone le chance di qualificarsi alle finali di Coppa del Mondo in calendario dal 15 al 19 marzo a Soldeu in Andorra?
“Sì, le prime 25 di ogni specialità avranno il lasciapassare alle finali e in gigante diciamo che ho buone possibilità, ma dipende tutto dalla gara di Are. Vedremo”.

Alessandro Montanelli