TERESIO OLIVELLI, A CASSINA IL RICORDO DI CHI SFIDÒ IL SISTEMA NAZISTA DELL’ODIO



CASSINA – Tre giorni di celebrazioni intense, quelli organizzati dagli Alpini di Cassina Valsassina e dall’Istituto Nastro Azzurro di Besana Brianza con la collaborazione dalla Comunità Pastorale Maria Regina dei Monti, il Comune di Cassina e l’A.N.P.I. in memoria di Teresio Olivelli di cui quest’anno ricorre il quinto anniversario della beatificazione, avvenuta a Vigevano nel 2018.

Il 16 giugno 2017 Papa Francesco ha dato il proprio assenso alla promulgazione del decreto con cui Olivelli poteva essere dichiarato martire. La beatificazione è stata celebrata il 3 febbraio 2018, presso il Palasport di Vigevano. Il ricordo del bellagino è particolarmente sentito a Cassina Valsassina dove è stata aperta la mostra In Treno con Teresio durata tre giorni.

Sabato sera è stata la volta del concerto dei cori FuturA Lecco, Voci nel Tempo di Cortenova e il Coro Valsassina di Cremeno diretti da Maria Grazia Riva che ha riempito la chiesetta di San Giovanni Evangelista.

Durante la serata lo storico valsassinese Federico Oriani ha raccontato la figura del beato; come ha scritto lo stesso Osservatore Romano: “Questo fedele laico — esponente dell’Azione cattolica, professore universitario e rettore del Collegio Ghislieri a Pavia, alpino nella campagna di Russia, dapprima inserito nel fascismo e poi esponente della resistenza cattolica — ha offerto la sua vita per amore dei fratelli. In questa morte tragica dal punto di vista umano, traspare la sublime testimonianza data a Cristo. Il suo atteggiamento religioso e caritativo primeggiava fra i prigionieri dei lager di Flossenbürg ed Hersbruk”.

Teresio scompare il 17 gennaio 1945, a soli 29 anni, dopo avere difeso un compagno di prigionia dalle violenze naziste – subendole a sua volta.

Intesa e piena di significato la fiaccolata da Mezzacca, dove viene celebrata ogni anno la messa in ricordo dei beato, organizzata dal gruppo adolescenti della Comunità Pastorale che ha fatto proprie le parole “Il ricordo del beato Teresio Olivelli, e dei martiri caduti sotto il nazismo e in nome della fede, aiuta a considerare e a riflettere i martirii che si ripetono nel mondo, pure in modi diversi, nel nostro tempo”.

I ragazzi hanno percorso il tragitto fino a piazza Olivelli dove è stata deposta una corona commemorativa a cui è seguita la messa e il pranzo comunitario all’oratorio di Cremeno.

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