VALSASSINA – Ha suscitato un ampio dibattito la riflessione di un lettore sul percorso cicloturistico in quota che collegherà Premana a Morterone passando anche per i Piani di Bobbio e Artavaggio (qui la lettera del mese scorso).
Ora torna sul tema anche il noto blogger e scrittore Luca Rota con un intervento che evidenzia la mancata gestone di fenomeni dalle potenzialità positive ma che paiono destinati a diventare rapidamente grane croniche e rogne parecchio nocive.
“Si tratta – scrive Rota – in molti casi di una viabilità in quota nuova ma che spesso, e a volte inevitabilmente visti gli spazi a disposizione, intercetta e ricopre la rete viaria storica, quella delle mulattiere secolari e dei sentieri fino a oggi esclusivamente riservati ai viandanti a piedi, e non di rado risulta palese la scarsa o nulla attenzione dei promotori di tali opere rispetto al valore storico e culturale di quei manufatti vernacolari, autentici marcatori referenziali e identitari dei loro territori e delle comunità che li abitano e peraltro dotati di grandi potenzialità turistiche – un turismo di sicuro più prettamente culturale che sportivo-ricreativo, in gran crescita ma che non pare interessare granché i promotori turistici locali”.
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