BALLABIO – “Vogliamo il meglio per i nostri dipendenti, e mai abbiamo minacciato di delocalizzare“. Giunge così, a poche ore dal dibattito elettorale e con la due giorni elettorale ormai prossima, una nota della Combi Arialdo Srl. L’azienda – in questo ultimo anno indiscussa protagonista della politica ballabiese e capace attorno al suo nome dapprima di riunire l’intero centrodestra lecchese senatori compresi, nonché poi di sancire la fine anticipata dell’amministrazione Bussola – con il comunicato che riproponiamo di seguito racconta ai “cari ballabiesi” la propria versione dei fatti sulla vicenda del capannone da costruirsi sul prato del Barech.
“Cari ballabiesi, a voi vogliamo rivolgerci per raccontarvi la nostra versione dei fatti. Lasciamo che siate voi, e voi soltanto, a trarre le conclusioni di una storia che, a nostro avviso, va avanti da tanto, troppo tempo. Una storia per la quale sono state spese, e continuano ad essere spese, tante parole, sono stati impiegati fiumi di inchiostro. Una storia che è stata e continua ad essere, piegata a verità parziali”.
Con queste parole Mauro Combi, insieme alle sorelle e ai fratelli, si rivolge ai suoi concittadini per spiegare le ragioni e gli obiettivi del progetto che coinvolge la Combi Arialdo e l’area del Barech.
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