BARUFFALDI. “IL NUOVO PONTE FINALMENTE APERTO A PRIMALUNA, MA TUTTO TACE SUI TEMPI DI QUELLO IN COSTRUZIONE A CORTABBIO”



Mercoledì pomeriggio sono salito in Valle e transitando sul by pass all’imbocco di via Caraletta a Primaluna ho potuto notare con soddisfazione che i i lavori sulla valle Molinara avevano imboccato la cosiddetta dirittura di arrivo: il ponte è stato ricostruito dopo la recente alluvione e si stavano montando gli indispensabili guard rail a protezione di chi transita da quelle parti: non era pertanto difficile pensare che dopo un ingiustificato silenzio lungo una sfilza di mesi oltre la data prevista per la fine dell’intervento, eravamo in vista della luce. Tutto infatti è andato come facilmente previsto anche dai locali e informatissimi “umarel”, alla categoria dei quali sono iscritti di diritto anche i pensionati non residenti: il transito sul nuovo ponte è infatti avvenuto regolarmente come anticipato da Villa Locatelli dopo mezzogiorno di oggi, minuto più, minuto meno.

Tutto è bene quel che finisce bene? Certamente fa piacere a tutti non dover più percorrere soprattutto con neve e ghiaccio quella inclinata e viscida “chicane“, manco fossimo ad un rally automobilistico, per poi incappare dopo poche centinaia di metri in un altro altrettanto indispensabile cantiere anche lui figliato dai danni procurati dall’esondazione del torrente Fus a Cortabbio nel giugno 2019 che lo ha lesionato al punto da imporre alle autorità provinciali, nonché proprietarie del vetusto manufatto, la sua quasi repentina ricostruzione.

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Sono infatti passati ormai quattro anni da quei disastrosi eventi calamitosi ma i lavori sono appena cominciati: come dicevo, nessuno, anche in questo caso, ha neppure ipotizzato una data per il relativo taglio del nastro in attesa di saperne qualcosa in più e definitivamente anche per quanto riguarda la chiacchieratissima bretella che dovrebbe consentire il superamento in sicurezza di tutti i nuclei abitati del comune di Primaluna e non solo di qualcuno e come ben sappiamo. Per ora e per i noti motivi il condizionale è d’obbligo visto che all’appello mancano ancora svariati milioni di euro per finanziare integralmente l’attesa Tangenzialina di Primaluna.

Questo modo di procedere senza dare alla popolazione la benché minima informazione, oltre al minimo sindacale, per quanto riguarda la tempistica anche approssimativa per la realizzazione delle opere pubbliche in questione ma anche di quelle ancora in attesa di essere cantierate, non è un mistero che non piaccia al sottoscritto ma certamente non è apprezzata neppure da chi ogni giorno si chiede perché questa ingiustificata “segretezza” regni sovrana e, lo ripeto, in modo del tutto ingiustificato nell’era della conclamata trasparenza. Agli occhi dei cittadini residenti in Valle quelle opere sono importanti e le sentono loro visto che le pagano di tasca propria e sono finanziate e appaltate grazie a quella florida fiscalità generale che i Valsassinesi contribuiscono a mantenere in buona salute.

Può sembrare un dettaglio ma non lo è.

Claudio Baruffaldi

Già sindaco di Primaluna (1985-1995),
presidente Comunità Montana VVVR (1992-1996)

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