Spettabile Valsassina News,
con questa email vorrei esporre la mia situazione nella speranza che possiate aiutarmi a trovare una soluzione.
Io e mio marito ci siamo trasferiti nel 1999 nella casa di nostra proprietà, ristrutturata per l’occasione, a Pasturo località Brunino, casa in cui vivo attualmente.
La casa è posta a 4,5 Km dal paese e per arrivarci occorre percorrere prima una strada sterrata agrosilvopastorale e poi una strada comunale ancora sterrata, affiancata a meno di 3 m. di distanza da siepi di proprietà di agricoltori locali.
La parte di strada comunale posta a monte della agrosilvopastorale e senza altre strade comunali di collegamento è lunga circa 800 m. percorrendo un dislivello di 150 m. sui primi 300 m.
È quindi, come si può constatare, molto ripida ed è anche decisamente sconnessa.
Ora mentre la strada agrosilvopastorale viene ripulita dalla neve e dal ghiaccio da un agricoltore locale grazie ad un accordo stipulato da lui con la comunità montana ( per poter portare il suo latte a valle), nessuno spala la neve sulla parte di strada comunale.
Sino al 2020 questo non è stato un problema: la spalavamo insieme mio marito ed io.
Nel maggio del 2020 mio marito è deceduto.
Ancora per i primi anni non è stato un problema. Nonostante non fossi più in grado di spalare da sola tutto quel tratto di strada ero tuttavia in grado di camminare nella neve e salire dal bivio con l’agrosilvopastorale dove lasciavo la macchina a casa e viceversa.
Il 4-12-2022 ho avuto un grave incidente stradale e mi sono fratturata 5 vertebre cervicali e 4 vertebre dorsali. Mi sono state impiantate di conseguenza 9 placche metalliche orizzontali e due placche verticali.
In seguito mi è stata riconosciuta una invalidità del 50% permanente.
Ora, pur essendo in grado di camminare, non solo non sono più in grado di spalare tutta quella strada da sola ma se dovessi percorrere quella discesa con neve o ghiaccio e scivolare rischierei, come spesso mi hanno ripetuto nei due mesi di ospedale, la tetraplegia.
Per poter spalare quel pezzo di strada non è sufficiente un trattore munito di pala ma occorre una turbina sparaneve. Per prima cosa quindi, per non dover dipendere da nessuno, ho provato a comperare una sparaneve. Non certo una professionale attaccata ad un trattore: non posso permettermi una spesa simile, né sarei in grado di manovrare un trattore, ma una più piccola manuale pur autotraente.
Il venditore si è rifiutato di vendermela poiché inutile su quella strada: occorrerebbe proprio una professionale su trattore. Ho chiesto a diversi privati, agricoltori locali di intervenire ma tutti mi hanno esposto la loro mancanza di mezzi idonei, rifiutando quindi il lavoro.
Ho provato a contattare la protezione civile di Pasturo, che so disporre dei mezzi idonei, ma mi è stato risposto che il compito di spalatura neve deve essere assegnato dal sindaco.
Ora la prima cosa che chiedo è: possibile che la protezione civile debba essere adibita a spalare i marciapiedi del paese e non una strada che porta alla abitazione di una persona col 50% di invalidità permanente?
Ho quindi provato a contattare il sindaco di Pasturo esponendo il caso (invalidità compresa) chiedendo un incontro telefonico o personale.
Non ho ricevuto risposta alcuna.
L’ultima cosa che vorrei far notare è che per avere il permesso per la ristrutturazione abbiamo dovuto pagare svariati milioni di vecchie lire per urbanizzazione secondaria.
Ora, percorse tutte le strade a me note o a me altrimenti suggerite sono qui a chiedere aiuto a Lei per risolvere la situazione o per avere suggerimenti su come risolvere.
Ringraziando cortesemente per la cortese attenzione.
Lorella Annovazzi
Pasturo
NOTA DI VN
Il direttore della testata ha contattato il sindaco di Pasturo Pierluigi Artana (chiamato in causa da questa lettera della signora Annovazzi) per sapere come stiano le cose.
Questa la sua risposta: “Sono rientrato il 22 mattina dalle ferie, ne ho già parlato con ufficio tecnico e segretario; appena possibile fisserò un appuntamento con la signora”.
.