PASTURO – Sono passati sette anni, il look è simile anche se il capello risulta un po’ imbiancato ma il piglio (spesso “sopra le righe”) rimane lo stesso di quando, nel 2016 appunto Filippo Facci scrisse
“…la Grigna (o Grignone, o Grigna settentrionale, ex monte Coden) tutto sommato mi sta un po’ sulle palle. Se la tira da grande montagna, ma è più larga che alta, più inutilmente faticosa che difficile, più varia che bella”
Le reazioni furono nette, contro quanto affermato dal giornalista di ‘Libero’. Mutatis mutandis, come quelle su un caso decisamente più “nazionale” (e grave) quale quello suscitato dal recentissimo articolo di Facci sul caso La Russa. Nel quale si legge tra l’altro che
“una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa e perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca”.
Insomma, Facci imbianca il pelo ma non cambia il vizio. Gli va riconosciuto il coraggio, quello di esprimere opinioni (personali, spesso forti, a tratti – come nei casi citati – eccessive).
Stavolta, quanto affermato sul suo giornale rischia di costargli la promessa striscia quotidiana “I facci vostri” su Rai2, che pareva essergli stata affidata ma ora è in discussione – dopo l’uscita di pessimo gusto sullo stupro del quale è accusato il figlio del presidente del Senato.
RedVN
DALL’ARCHIVIO/IL CASO “VALSASSINESE” DI SETTE ANNI FA:
“LA GRIGNA MI STA SULLE PALLE”, COSÌ FACCI ALZA UN POLVERONE SULLA “RIMINI DELLE MONTAGNE”
In copertina foto da biografieonline.it