PISTA CICLABILE, OLTRE IL SONDAGGIO. I LETTORI HANNO PARECCHIO DA DIRE



VALSASSINA – Grande partecipazione dei nostri lettori nella consultazione on line di VN riguardo il gradimento per la pista ciclopedonale della Valsassina. Al momento il sondaggio vede prevalere un voto pari a “7, si potrebbe tenerla meglio” col 46% delle preferenze.

Ancora più interessanti i commenti al sondaggio. Come per esempio quello di Nicoletta che scrive: “Ancora meglio se completata evitando il tratto che obbliga a risalire in strada vicino alla galleria. Nei cartelli presenti all’inizio della ciclabile e sul percorso, non è specificato che i cani vanno tenuti al guinzaglio. Sembrerebbe ovvio ma proprio ieri un grosso cane senza guinzaglio a passeggio con i suoi padroni, ha aggredito il mio cagnolino. Essendo il mio al guinzaglio, ho potuto sollevarlo e alzarlo mentre l’altro cane mi saltava addosso”.

Lapidario Andrea: “Da ottobre ad aprile 10 e lode. Da maggio a settembre 3 d’incoraggiamento”, mentre Carlo suggerisce: “Ci vorrebbe qualche fontanella con l’acqua potabile”. Vladimiro aggiunte: “Bella, ma purtroppo mancano alberi e panchine e ci vorrebbero più cestini per la raccolta dei bisogni dei cani. Distribuzione gratuita di campanelli per ciclisti visto che per loro sono solo un opzionale. E frequentatori più educati. Grazie”.

Manuela si rivolge direttamente ai lettori: “Insomma, leggendo i vostri commenti risulta che i ciclisti sono maleducati perché usano la pista per l’allenamento come se dovessero fare il Giro d’Italia e non usano i campanelli, sentendo loro sono i podisti che sono maleducati perché non rispettano a destra e la sinistra e lasciano i cani liberi. Mettetevi d’accordo, rispettate tutte le regole la ciclabile anche se non mi faccio uso spesso è molto bella è valida!”

Il pensiero di Marchino: “Qualsiasi tipo di utilizzatore, quando entra in un una ‘pista ciclabile’ diventa automaticamente intollerante a qualsiasi altra categoria che non sia la sua… a volte anche alla sua (!). Non c’è soluzione.. infatti poche persone parlano ‘della pista ciclabile’ come tale.. il resto parla di ‘come la si usa’. Non c’è soluzione a meno che non si faccia come a Livigno che, ove possibile, si dividono pedoni da ciclisti , così le dispute si risolvono per ‘categoria’. La gente, soprattutto post-pandemia, è peggiorata tanto in fatto di intolleranza a tutto… ma soprattutto menefreghismo e maleducazione.”

Ermanno torna sulla questione dei cani: “C’è di tutto meno che i ciclisti. Cani con un guinzaglio lungo, gente che non ha capito che anche nelle ciclabile bisogna tenere la destra, gente che corre con le cuffie: altro che sentire i campanelli, gente ferma sui ponti a fotografare dove c’è più pericolo perché è stretto. Un po’ di segnaletica ci vorrebbe e ogni tanto controllare”.

Raffaele denuncia: “Uno scandalo che non sia unita e manca anche il pezzo con Ballabio!”, mentre Roberto sintetizza il pensiero di molti: “Ha tutto per essere perfetta, ci vorrebbe solo un po’ più di gente educata”. Entusiasta invece Laura: “La ciclabile più bella della Lombardia insieme a quella del fiume Adda da Lecco a Imbersago”, cosi come Vittorio: “Una delle cose più belle fatte in Valsassina”.

 

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