MILANO – Regione Lombardia ha approvato la delibera e i decreti relativi al calendario venatorio 2023/24 che si compone di più atti: una deliberazione di giunta regionale con le disposizioni integrative territoriali e due decreti. Il primo denominato ‘decreto riduttivo‘, col quale possono essere disposte riduzioni al prelievo di alcune specie in stato di conservazione non favorevole. Il secondo decreto integra le tre giornate settimanali di caccia normalmente fruibili da ogni cacciatore, con ulteriori giornate (fino a un massimo di due in più alla settimana) per la sola forma di caccia da appostamento fisso alla sola avifauna migratoria e limitatamente al bimestre ottobre/novembre.
“Un documento complesso e articolato – ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – per il quale ringrazio la mia struttura che si è impegnata su una tematica complessa, producendo una documentazione dotata di rigore scientifico e senza nessun preconcetto ideologico”.
La delibera, oltre a fissare la data di apertura generale della stagione venatoria al 17 settembre 2023, ha confermato la chiusura generale al 31 gennaio 2024 fatte salve diverse disposizioni contenute nel decreto riduttivo.
Nel periodo dal 17 al 30 settembre, la caccia in forma vagante e quella da appostamento temporaneo nella maggioranza degli ATC saranno possibili nei tre giorni fissi di mercoledì, sabato e domenica. Farà eccezione la caccia da appostamento fisso, possibile per tre giorni settimanali a scelta del cacciatore.
Dal 1° ottobre, anche la caccia in forma vagante potrà essere esercitata per massimo tre giorni alla settimana, a libera scelta del cacciatore. Per l’intera stagione venatoria, sono escluse le giornate del martedì e del venerdì, cosiddette di ‘silenzio venatorio’ ossia nelle quali la caccia non è consentita, ai sensi della normativa statale (legge 157/92).
La caccia alla piccola stanziale (fagiano, starna, lepre comune, pernice rossa, coniglio selvatico, volpe, ecc.) terminerà al massimo al 31 gennaio 2024 per i soli fagiano e volpe, mentre quella alle altre specie stanziali terminerà fra il 30 novembre 2023 e il 31 dicembre 2023, con differenze fra territori/ATC.
Nel mese di gennaio 2024 la caccia vagante alle specie consentite in tale periodo, sarà limitata alle zone umide, paludi, acquitrini, stoppie di riso allagate, fossi e corsi d’acqua nonché nella fascia massima di 50 metri di distanza da tali zone. I corsi d’acqua dai quali si potrà cacciare in forma vagante nella fascia di 50 metri, sono indicati negli allegati territoriali. Farà eccezione la caccia da appostamento fisso, naturalmente consentita alle specie alle quali la caccia in gennaio sarà possibile, indipendentemente da dove si trovino gli appostamenti.
Per quanto attiene ai Comprensori alpini di caccia, le disposizioni e le regole venatorie in parte differiscono da quanto disposto per il territorio fuori dalla Zona Alpi (quello cioè di competenza degli ATC). Occorre pertanto verificare le specificità disposte nei singoli allegati territoriali, rispetto alla ripartizione della Zona Alpi in comparto A di maggior tutela e comparto B di minor tutela, con regole diverse tra i due comparti.
LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI. In Lombardia sono cacciabili cervo, capriolo, camoscio e muflone, nonché il cinghiale, il cui prelievo venatorio segue però regole specifiche che si discostano da quelle relative agli altri ungulati. La caccia collettiva al cinghiale si svolgerà tra il 1° ottobre e il 31 dicembre, oppure fra il 1° novembre e il 31 gennaio, ai sensi della normativa statale, secondo quanto richiesto nella sede delle Consulte faunistico-venatorie territoriali. Per il cinghiale, vige inoltre tutta la normativa speciale a contrasto della PSA – peste suina africana, derivante da ordinanze del Commissario straordinario alla PSA, del Presidente della Regione Lombardia e dal PRIU – Piano regionale di interventi urgenti per il controllo della PSA.
L’allenamento e addestramento dei cani da caccia nei trenta giorni antecedenti l’apertura generale della stagione venatoria, sarà possibile negli ATC a partire dal 18 agosto 2023, secondo date di avvio e di fine, nonché modalità e orari, differenti fra i vari territori, da verificarsi nei singoli allegati territoriali. Idem per quanto riguarda i CAC, fatta eccezione per il comparto A di maggior tutela, ove l’attività è possibile a partire dall’1 settembre, in relazione all’avvio posticipato della stagione venatoria in forma vagante (1° ottobre).
Per quanto attiene al divieto di utilizzo delle munizioni in piombo per la caccia nelle zone umide, il calendario integrativo a quanto disposto dalla circolare interministeriale n. 72 del 9.02.2023.
In relazione al secondo decreto riduttivo si segnala che:
– il prelievo delle specie Combattente, Pavoncella e Moretta è sospeso per la stagione venatoria 2023/24, in conformità al parere Ispra per le prime due, per la terza perché le dieci attività poste da Ispra come condizione per poterne esercitare la caccia, non avrebbero potute essere tutte messe in atto in tempo utile per l’avvio della stagione venatoria, nonostante Regione Lombardia abbia messo in atto iniziative per cercare di adempiere a quanto indicato nel parere Ispra;
– il prelievo della specie Allodola, si svolgerà come da piano di gestione nazionale: periodo 1° ottobre/31 dicembre 2023, limite massimo di carniere per cacciatore di 10 capi giornalieri e 50 stagionali, questi ultimi ovunque conseguiti, anche fuori Regione Lombardia;
– il prelievo della specie Quaglia, si svolgerà dal 17 settembre al 31 ottobre 2023, con limite massimo di carniere per cacciatore di 3 capi giornalieri e 20 stagionali;
– il prelievo della specie Tortora selvatica dovrà avvenire ai sensi del Piano di gestione nazionale: carniere massimo per cacciatore pari a 5 capi giornalieri e 15 stagionali; carniere massimo a livello regionale di 465 capi, pari al 50% della media di prelievo in Lombardia realizzato nel periodo 2018/2020; in caso di preapertura, per un massimo di tre giornate di caccia nel periodo 1-16 settembre 2023, la chiusura della caccia alla specie dovrà essere anticipata di pari periodo. Infine, i dati di prelievo dovranno essere comunicati giornalmente a Regione Lombardia, scrivendo allo specifico indirizzo mail faunisticovenatorio@regione.lombardia.it;
– il prelievo della specie Merlo nel mese di settembre sarà possibile solo da appostamento e con limite di carniere giornaliero per cacciatore pari a 5 capi;
– il prelievo di anatidi e rallidi terminerà al 31 gennaio 2024, limitato nel periodo dal 20 al 31 gennaio alla sola caccia da appostamento. Per la specie Codone, il carniere massimo per cacciatore sarà di 5 capi giornalieri e 25 stagionali. Per la specie Moriglione, il prelievo sarà consentito con limiti di carniere per cacciatore pari a 2 capi giornalieri e 10 stagionali e nel rispetto delle disposizioni del Piano di gestione nazionale;
– le specie Beccaccino e Frullino potranno essere prelevate fino al 31 gennaio 2024;
– i turdidi tordo sassello e cesena potranno essere prelevati fino al 20 gennaio 2024. La caccia al tordo bottaccio terminerà il 31 dicembre 2023;
– il prelievo della specie Beccaccia, sarà consentito fino al 31 gennaio 2024, con un carniere massimo per cacciatore di 2 capi giornalieri e 20 stagionali. Nel mese di gennaio, la caccia alla specie sarà possibile solo negli ATC e solo nelle giornate di sabato e domenica. Vige il protocollo Meteo Beccaccia, per la gestione della specie nei mesi invernali di dicembre e gennaio rispetto a eventuali ondate di gelo, come disposto con Decreto regionale n. 9133/2021.
In relazione al decreto sulle giornate integrative settimanali di caccia da appostamento fisso nel periodo 1° ottobre/30 novembre 2023, si segnala che:
– nei territori di Bergamo, Brescia e Lecco, verrà concessa una giornata integrativa settimanale, in adeguamento al parere Ispra;
– nei territori di Varese, Como, Monza, Mantova e Pavia, verranno concesse due giornate integrative settimanali, in adeguamento al parere Ispra;
– nei territori di Cremona, Lodi e Città metropolitana di Milano non verrà concessa alcuna giornata integrativa settimanale, in quanto non è stato manifestato interesse per tale integrazione in sede di Consulte faunistico-venatorie territoriali;
– dal prelievo nelle giornate settimanali integrative concesse, saranno escluse le specie migratrici Combattente, Moretta e Pavoncella, poiché il loro prelievo sarà sospeso per l’intera stagione venatoria, nonché le specie Moriglione, Allodola e Tortora selvatica, in quanto sottoposte a piani nazionali di gestione visto il loro stato di conservazione non favorevole;
– per la stagione venatoria 2023/2024, in aggiunta alle specie elencate nel decreto, saranno prelevabili nelle giornate integrative settimanali anche i corvidi (Cornacchia nera, Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia), visto il parere favorevole di Ispra.
Occorre evidenziare che tutte le disposizioni relative alla stagione venatoria 2023/2024 saranno soggette alle misure di cui al Decreto n. 10571/2023 della Direzione Generale Territorio e Sistemi Verdi, relativo alla valutazione d’incidenza del calendario venatorio rispetto ai siti della rete Natura 2000 (ZPS e ZSC) istituiti sul territorio regionale.
Le disposizioni del calendario venatorio regionale si attuano su tutto il territorio di competenza regionale, fatta eccezione per la Provincia di Sondrio, che dispone autonomamente rapportandosi direttamente con Ispra.
(LNews)