VALSASSINA/LARIO – Cambiare casacca non è reato, per carità. Ma specializzarsi nell’arte di Fregoli e Brachetti fa comunque cronaca e si rivela interessante, nel microcosmo della politica politicata valsassinese e dei dintorni.
Ultimo episodio in questo senso, la nascita di un gruppo in Comunità Montana che negli intenti ce l’ha con chi comanda, da lunga pezza, e in quanto a cambi di partito non ha nulla da imparare da nessuno.
E quindi suscita divertimento se non aperte risate la situazione che si viene a creare da oggi nell’assemblea della C.M., dove re e regine del trasformismo vanno all’attacco (in minoranza) contro chi governa l’ente montano provenendo da variegate e multiformi esperienze partitico-politiche.
Rileggendo le prime righe, ravvisiamo la necessità di fare nomi e cognomi – specialità che caratterizza il giornale in questo momento sotto i vostri occhi: da una parte abbiamo questa nuova realtà formata da vecchi volti, denominata “Comunità al Centro” – che potremmo ribattezzare “Comunità Mambretti” dal nome del fautore del gruppo stesso. Cinque Comuni tra Valle e Lario messi insieme da chi, uscito dall’area di Mauro Piazza, da tempo trama nell’ombra ma non troppo contro gli interessi del consigliere regionale (oggi) della Lega.
Conteggiare tutti i colori indossati negli anni da costoro (Mambretti e Piazza) impegnerebbe tempo e troppe righe: tantissimi i partiti e partitini che li hanno visti variamente impegnati, tesserati, vicini, estromessi, espulsi e via così.
E allora, come meravigliarsi della vastità di orizzonti rappresentata dalla Comunità mambrettiana? Dentro stanno personaggi tipo Codega, Cariboni & Benedetti, gente che se non stessimo parlando di aree politiche potremmo chiamare i campioni del valzer. Spettacolari in effetti le recenti evoluzioni dei delegati a Pratobuscante da Premana e Introbio, Codega che in pochi mesi è rimbalzata da Lega a Terzo Polo, abbracciando poi Fratelli d’Italia e planando infine sulla Comunità di Beppe Mambretti.
Accanto a lei il fondatore del gruppo Lega in assemblea comunitaria, quel Riccardo Benedetti che poi abbiamo visto (foto sopra) ritratto accanto ai post fascisti di Zamperini & C. – ma c’è chi giura di aver letto recentemente il suo nome nella lista dei papabili attivisti di Forza Italia in Valsassina, e ora come detto passa alla CaC (che brutto acronimo…) in nome e per conto del Comune di Introbio. Per Sandro Cariboni e le sue innumerevoli poltrone accompagnate di volta in volta a infatuazioni partitiche servirebbe non uno ma svariati articoli mentre più “stabili” appaiono gli altri esponenti ovvero il sindaco di Primaluna Mauro Artusi che saldamente rappresenta Azione di Calenda a livello provinciale e la fedelissima di Forza Italia (finora) Gabriella Del Nero da Varenna.
Insomma, i nuovi re e regine della giravolta all’assalto del mago del cambio di tessera. Accusato (Piazza) di aver compiuto una recente “disinvolta operazione” – il rimpasto nella giunta della C.M. – “tesa solo allo spasmodico ed esclusivo controllo della vita dell’ente da parte della attuale maggioranza”.
Una maggioranza che, fino a quando non si è dato spazio a Fratelli d’Italia dopo le elezioni nazionali e regionali, in realtà sembrava andare abbastanza bene un po’ a tutti i 5 signori di cui sopra. Salvo, onestamente, Artusi (da sempre critico rispetto alla governance della Comunità – quella Montana, da non confondere con la nuova realtà nata ufficialmente oggi). Codega è stata a lungo assessora in quota Piazza, fino a quando gli ha girato le spalle; Benedetti aveva scelto la Lega fin da subito, stando dunque in quella maggioranza; sempre aggregati Cariboni e Del Nero.
Insomma, un gran casino. Dicono sia l’arte di Mambretti, di certo tra i più interessati a questo bordello politico ci siamo noi dei media: non che si possa parlare di divertimento puro e semplice (tutt’altro) ma almeno, dopo anni di “ecumenismo” e scazzi nascosti sotto il tappeto eccoci a tempi nuovi. Almeno fino al prossimo maxi election day del 2024. Quando, cambiando tante amministrazioni comunali del territorio – 12 in Valle e tre sulla sponda Est del lago – si dovrà ridiscutere la famosa governance della C.M.
E viste le premesse odierne, ma non solo, se ne vedranno delle belle…
VN
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