MOGGIO/TACENO/BARZIO – Applausi scroscianti per la proposta musicale della 51ª Rassegna Organistica Valsassinese nella settimana di Ferragosto che ha offerto tre momenti di ottima musica, dando fiducia a due musicisti locali, valorizzando il decano degli organi valsassinesi e riportando a Barzio un Maxime Patel dal talento sopraffino. Presenti a Moggio e Taceno anche i sindaci dei paesi.
Come da tradizione, ospitato nella chiesa di Moggio il concerto dell’Assunta con un inedito duo composto dal clarinetto della giovane introbiese Martina Ovidi con il maestro Gianmichele Brena all’organo Edoardo Rossi del 1913. Una interessante serata musicale impreziosita dagli approfondimenti storici di Federico Oriani.
Giovedì 17 il maestro bergamasco Fabio Nava ha esaltato le sonorità del più antico organo della Valsassina, lo strumento Eugenio Biroldi realizzato nel 1824 e che si appresta dunque a festeggiare i duecento anni di servizio liturgico oltre che concertistico. Sotto la cupola affrescata con gli angeli musicanti che da sempre rappresenta la Rassegna, Nava ha portato un programma brillante capace di entusiasmare il pubblico e valorizzare uno strumento piccolo ma estremamente caratterizzato in ogni suo registro.
Strepitoso infine il musicista di fama internazionale Maxime Patel venerdì 18 all’organo Mascioni op.1016 della chiesa di Barzio. Nuovamente invitato dal direttore artistico Daniele Invernizzi dopo l’indimenticabile doppio concerto per il 40ennale dell’organo, il francese ha proposto un itinerario nella musica organistica d’oltralpe dando poi dimostrazione di una tecnica impeccabile offrendo al numerosissimo pubblico della Rassegna i Six Etudes Op.5 composti nel 1944 da Jeanne Demessieux per essere eseguiti solo da organisti di altissimo livello. A chiudere il concerto un immancabile saggio di improvvisazione, caratteristica della scuola francese e di cui Patel è tra i massimi esponenti.
C.C.