Vorrei condividere con voi un’esperienza avuta qualche giorno fa durante le ferie, che mi ha fatto riflettere.
Coppia di anziani in treno. La moglie teneva per mano il marito in evidente difficoltà. Avevano anche un cagnolino al guinzaglio. Tenerezza infinita. Con loro, una badante con fare non gentile.
Sono arrivati due coniugi con un bimbo, nei quattro posti adiacenti. Gentilmente hanno chiesto “permesso” e la badante ha risposto malamente. La signora anziana ha detto cortesemente alla badante che “bisogna trattare con gentilezza le persone”, e la badante ha risposto male all’anziana.
Mi sarei dovuta fare ‘gli affari miei’, ma non ho resistito: “Non credo dovrebbe parlare così alla signora, credo sia già in difficoltà a sufficienza”. La badante ha risposto di non essere pagata per essere gentile. Le ho risposto che “forse, allora, ha sbagliato lavoro”.
La signora anziana mi ha guardata e mi ha sorriso con sguardo malinconico. Mi è venuto il magone.
Ho preparato un biglietto con il mio nome e numero di telefono, per cercare di darlo alla signora una volta che si fosse distratta la badante. Appena la anziana signora si è alzata con il marito per andare in bagno, mi sono alzata e le ho parlato, consegnandole il biglietto. Mi ha detto: “Il suo sguardo e le sue parole mi sono state di conforto”.
Non so se potrò essere utile in qualche modo, ma almeno saprà di non essere sola. Chi lavora con gli anziani, come noi di Casa Sant’Antonio, deve avere nel cuore l’obiettivo di proteggere i fragili, anche fuori dalla Casa di riposo, anche quando si è in ferie.
Nessuno tocchi gli anziani!
Veronica Bonicalzi
Direttrice rsa Casa Sant’Antonio, Barzio